lunedì 3 ottobre 2011

NIDO AZIENDALE DEL POLICLINICO “G. MARTINO”: MERCOLEDI' CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE


Giovedì l’inaugurazione della struttura e venerdì, a Villa Pace, un convegno per discutere di benessere organizzativo e qualità degli ambienti di lavoro

Conciliare i ritmi della vita lavorativa con quelli familiare. È stato creato pensando a tutti i dipendenti che hanno queste esigenze il nuovo nido aziendale del policlinico "G. Martino".
Mercoledì nel corso di una conferenza stampa, alle 10, 30 presso il padiglione L al terzo piano, il direttore generale dell' azienda ospedaliera universitaria, dott. Giuseppe Pecoraro, incontrerà i giornalisti per illustrare le caratteristiche della nuova struttura che sarà poi inaugurata giovedì alle 17,30.

Destinato ai figli dei lavoratori dell'azienda, il micronido sarà aperto tutto l'anno (tranne il mese di agosto), dalle 7,30 alle 18,30, e potrà ospitare fino a un massimo di 24 bambini, di età compresa tra i tre mesi e i tre anni.

Al policlinico di Messina oltre il 40% di personale è costituito da donne; la scelta di creare uno spazio dedicato ai più piccoli nasce dalla volontà dell'azienda di venire incontro alle esigenze delle famiglie, e in particolar modo delle mamme lavoratrici.

La validità di un sistema che costruisce le sue politiche organizzative pensando alla qualità e al benessere del luogo di lavoro è comprovata anche da una recente indagine della International Personell Management pubblicata dal Financial Times, secondo la quale la "riorganizzazione del benessere aziendale" genera un miglioramento del 30% delle prestazioni individuali e l'allineamento del personale al 100% degli obiettivi.

E proprio di benessere organizzativo si discuterà venerdì a Villa Pace, a partire dalle 9,15, durante il convegno organizzato dall'AOU "G.Martino" e dalla Federazione Italiana aziende sanitarie e ospedaliere (FIASO) su "Benessere Organizzativo come leva delle performance aziendali. Quali strategie per una Nice Company in Sanità?". Durante la mattinata di studio saranno analizzati i risultati dell'ultima ricerca condotta dal laboratorio FIASO da cui emerge l'importanza di un sistema che valorizza la qualità dell'ambiente di lavoro come strumento per incentivare i dipendenti.

domenica 2 ottobre 2011

CONCORSO AUSILIARI ASP 5 E CGIL MESSINA

L'ASP 5 di Messina ha indetto il concorso pubblico, per titoli e prova d'idoneità, per la copertura a tempo indeterminato di n. 43 posti di ausiliario specializzato addetto ai servizi socio- assistenziali (categoria A). E' il risultato della lunga battaglia condotta dai lavoratori e dalla CGIL in completa solitudine commentano Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL e Franco Di Renzo Responsabile del Dipartimento Salute della CGIL. Il bando è stato pubblicato in data odierna sulla GURS.

La graduatoria rimarrà efficace per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione, per eventuali coperture di posti comunque disponibili secondo le vigenti disposizioni. Inoltre la graduatoria potrà, potrà, essere utilizzata per il conferimento secondo l'ordine della stessa, di eventuali incarichi per la copertura di posti disponibili per assenza o impedimento del titolare.

E' un risultato importante, ma esprimiamo un giudizio negativo rispetto al numero dei posti messi a concorso. Riteniamo- continuano Crocè e Di Renzo - infatti insufficienti i 43 posti messi a concorso e i 28 posti che dovranno essere coperti mediante le procedure di mobilità regionale e interregionale, per coprire le esigenze assistenziali, nei vari presidi ospedalieri e nel territorio.

Con la pubblicazione del concorso, è la prima risposta alla domanda occupazionale dei precari dell'ASP5 che da vent'anni prestano servizio presso i vari presidi ospedalieri,organizzati dalla FP CGIL e dalla CGIL., hanno condotto una lunga battaglia, occupando per mesi il cortile dell'ASP5, la fiaccolata per le vie della città concludono Crocè e Di Renzo. 

(IMGPress)

sabato 1 ottobre 2011

Medicine dimezzate a malati di tumore 'per far quadrare i conti - scandalo a Palermo

Truffa sulla pelle dei malati di tumore.

 A scoprirlo i Nas palermitani. Le intercettazioni shock confermano la pratica aberrante: nell'inchiesta della Procura sono finite tre cliniche palermitane e 17 persone sono indagate per una truffa su rimborsi di esami e ricoveri.

Una seduta di chemioterapia in regime di “day service” veniva rimborsata dalla Regione siciliana 100 euro, mentre, secondo la clinica Latteri di Palermo, ne costava 250. Risultato: un farmaco disintossicante, il Tad, non veniva più somministrato ai pazienti malati di tumore, che soffrivano e accusavano malori dopo la seduta.
I vertici delle tre strutture, 17 persone in tutto, sono indagati per una truffa sui rimborsi di esami e ricoveri. Le indagini sono scattate nel 2009 e hanno passato al setaccio un arco temporale che va dal 2007 ad oggi. Ora, grazie alle cimici piazzate negli uffici della clinica Latteri, gli investigatori hanno fatto luce su un 'prassi' utilizzata dalla struttura per far quadrare i conti. 
La conferma della mancata somministrazione del disintossicante arriva dalla telefonata, intercettata, di un paziente alla dottoressa Valerio, avvenuta il 14 settembre 2009: “Sono rosso in viso – dice salvatore D. – come se avessi delle vampate. Anche negli occhi… E perchè questa volta la Tad non l’avete fatta?”.
In sostanza, i carabinieri del Nas hanno scoperto che il Tad, un farmaco disintossicante generalmente dato ai malati di tumore dopo la chemioterapia, veniva somministrato solo ai pazienti ricoverati, anche in regime di day hospital, ma non a quelli in day service, perche' in quest'ultimo caso la Regione rimborsava solo 100 euro a seduta, a fronte di un costo di 250. ''Glielo devi fare (il Tad ndr), il paziente vomita, si disidrata'' dice un medico alla dottoressa Maria Teresa Latteri, che gestisce la clinica. Ma Latteri e' risoluta: ''Allora - dice - non hai capito che la prassi che fai tu costa alla clinica 250 euro e quello (l'assessore alla Sanita' ndr) mi da' 100 euro?''.
L’assessorato segue da vicino, da molto vicino, l’evolversi delle indagini della magistratura e dei Nas ai quali va il ringraziamento mio e dei siciliani. Sappiamo perfettamente che siamo all’inizio di un’indagine ben più complessa e articolata che metterà a nudo quel tipo di sistema che abbiamo ereditato e che sto combattendo con forza
fin dal giorno del mio insediamento, grazie anche a una forte collaborazione con le forze dell’ordine” - afferma
l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, dopo le notizie sulle indagini della magistratura nei confronti della clinica palermitana Latteri. “I fatti contestati, se confermati, sono di inaudita gravità e adesso vedremo se ci sono le condizioni per adottare fin da subito i consequenziali provvedimenti amministrativi, compresa la revoca del convenzionamento. Credo che sia chiaro – aggiunge Russo – il senso delle mie numerose denunce contro il malaffare e nei confronti di alcune lobby che hanno speculato sulla sanità: così come è ancora più chiaro adesso il perchè di certe iniziative nei miei confronti atte a delegittimarmi con il fine evidente di provare ad arrestare l’irreversibile processo di cambiamento della sanità voluto con estrema determinazione da questo governo”.
“Sono scomodo – conclude -e a molti non piace il mio concreto agire per fare rispettare le regole che ovviamente valgono per tutti, per il pubblico e per il privato”.

lunedì 12 settembre 2011

SALVATORE GIUFFRIDA SI DIMETTE - IL RITORNO DI FRANCESCO POLI VERSO LA ASL 5 MESSINA, MA SULLA SANITÀ SERVIREBBE PIÙ DECENZA


Per parlare di Sanità a Messina non bisogna per forza partecipare a pranzi e cene né far parte di qualche circolo snob: basta essere senza lacci né scheletri. In questo preciso momento parlare liberamente di Sanità è necessario dopo il ciclone regionale “Russo – Lombardo” che ha mandato in frantumi tante certezze e rimesso in pista per Messina una vecchia conoscenza: Francesco Poli che sarebbe pronto a trasferirsi Asl 5 Messina per curare la malattia provocata per così dire dalle dimissioni di Salvatore Giuffrida. Francesco Poli, dunque quale cura o sanzione per i conti in rosso? Battute a parte la Sanità che finisce sotto esame è il segnale che una volta di più Raffaele Lombardo ha fallito. E con lui, Massimo Russo. Non basta usare slogan e facce brutte (di circostanza) per dirsi promossi né dichiarare: saranno tutti valutati sulla base di rigidissimi obiettivi di gestione. Alla Sanità siciliana servirebbe più dignità e ricerca di persone comuni per gestire le strutture e non nomi pluridecorati dalla politica. Solo così si garantirà un servizio umano per l’ammalato. Professionisti normali, ma etici e trasparenti che mettano a disposizione della comunità le loro storie esemplari, il loro modo di pensare e vivere: solo così la risalita sarebbe possibile. Tanto per non andare troppo lontano è bene dire che Messina ha urgentemente bisogno di manager sanitari umani dopo aver dovuto metabolizzare i costi necessari della politica lobbistica. Sanità efficiente significa vite umane salvate anche se poi la cronaca fa presto a dimenticare, presa com'è da altri impegni. Ma il dolore dei parenti rimane, insanabile, inspiegabile. Ed è un dolore acuito dai misteri che avvolgono spesso la morte in corsia o in sala operatoria. Dove se non ti muovi con cautela le cosiddette autorità cercano di mettere tutto a tacere prima della proverbiale lunghezza delle indagini, con i troppi perché che attendono una risposta. Dunque sanità e riforme, sanità e sprechi, sanità e veleni. Oggi dovrebbe essere tutto diverso con i blog, i media, le inchieste giornalistiche: si parla, sì , ma soprattutto si tace, sulla Sanitopoli messinese. Ai pochi indignati dello Stretto il doloroso compito di tenere viva la memoria, di cercare la verità anche se non c’è stata una morte. Ecco, cosa resta della tanta informazione sulla Sanità che a Messina è anche l’omicidio del professore Matteo Bottari, ma non solamente quello. C’è del marcio nel gestire i farmaci, nel fare i turni negli ospedali, nel reclutare gli infermieri o le stesse ambulanze. Marcio e marciume da far schifo. Sì, abbiamo l'impressione che la sanità non stia passando un bel momento: mancano gli uomini, manca la politica, manca la volontà, se è vero che certe notizie ormai le va a scovare solo il rompiballe di turno, quello più onesto. Eppure la storia della Sanitopoli è lì a testimoniare quanto lavoro ci sarebbe da fare e come l'informazione di noi indignati si offra quale amaro antidoto alle certezze di impunità della stessa macchina sanitaria. Che poi, non dimentichiamolo, è guidata da manager pluridecorati dalla politica: un giorno sono bravissimi e l’altro un po’ meno. Ma sempre a galla mentre gli ammalati affondano, se non addirittura crepano, per una medicina non idonea alla cura.

sabato 10 settembre 2011

MANAGER SANITARI: DOPO GLI ABUSI ADESSO TENTANO L’IMBROGLIO DELLE DIMISSIONI

Viene fatta circolare voce che i manager lombardiani della sanità che dovevano essere dichiarati decaduti per legge almeno 4 mesi orsono, avrebbero deciso, tutti e tre contemporanemente (ma vedi che coincidenza) di rassegnare le proprie dimissioni. Dimissioni che sono chiaramente irricevibili: i direttori generali vanno sottoposti al giudizio prescritto dalla legge non per mero piacere sanzionatorio (per quanto doveroso e necessario), ma per rispettare l’interesse pubblico alla trasparenza ed al rispetto della stessa legge. Le loro dimissioni non possono interrompere il percorso valutativo ed il relativo giudizio, che nel caso negativo deve comportare delle conseguenze a tutela dell’interesse pubblico.
Infatti, l’art. 19 comma 4 della Legge sanitaria è chiarissimo:
“Non sono riconfermati nella carica i direttori generali che non siano stati oggetto di valutazione positiva…”.
Il che, per analogia, comporta che per un direttore generale giudicato inadempiente dovrebbe ritenersi, a tutela dell’interesse generale, definitivamente conclusa la propria carriera nei ranghi dirigenziali della Pubblica Amministrazione: hai avuto la tua occasione, hai mancato l’obiettivo, adesso a casa!
Ragionamento più che logico. E necessario oggi più che mai, con una classe dirigente occupata da incapaci senza precedenti.
Nella realtà a quanto pare, l’omessa vigilanza da parte dell’assessore Russo, cui la legge prescriveva l’obbligo di controlli trimestrali e la facoltà di intervento commissariale nel caso si evidenziassero gli sforamenti poi certificati, ha consentito non solo il permanere dei direttori nell’incarico, ma addirittura non ha impedito che venissero conferiti da questi, a bufera già scoppiata, incarichi di grande rilievo.
Infatti, mentre Calaciura a Catania, a partire da giugno e quindi ben oltre i termini di decadenza, si è “limitato” a rinnovare una decina di contratti di collaborazione per qualche centinaio di migliaia di euro, appena qualche giorno fa, il 24 di agosto, mentre tutti i giornali parlavano del suo probabile licenziamento Salvatore Oliveri, direttore Generale ASP di Agrigento, ha sfornato una bella serie di incarichi, nominando persino posizioni di vertice dello staff dirigenziale. Tra questi la più discussa è la nomina di Antonino La Valle, nominato a capo nientemeno dell’Ufficio Provveditorato (l’ufficio di maggiore spesa). Questo signore risulta già condannato nel 2006 a risarcire 150.000 euro per una vicenda di prezzi gonfiati quando era a capo delo stesso ufficio presso l’ospedale San giovanni di Dio. Con un curriculum del genere e considerati i dante causa, chi si stupirebbe se continuasse nella bella carriera?
Ma come si fa ad applicare regole così ragionevoli ai propri fedelissimi, si saranno chiesti a Palazzo d’Orleans, addirittura ad un segretario politico (di paese) del partito del presidente?
Allora si tenta l’intentabile, si sfida l’insfidabile, si supera il ridicolo: “Facciamoli dimettere, così interrompiamo per sopravvenuta mancanza di causa il giudizio che la legge richiede venga espresso sui direttori generali, e magari tra qualche mese, muti muti, zitti zitti gli diamo un altro bell’incarico”.
Non si spiega senza una regia geniale la contemporanea decisione dei tre manager sanitari di “rimettere il mandato” nella mani dello stralciato. Del resto, è riuscito a confessare tranquillamente “rapporti politici” con tanto di promesse di assunzioni a boss di Cosa Nostra, vogliamo che non trovi qualche scusa per rimettere in pista i suoi capacissimi super manager? Magari col sostegno del PD e dei sindacati.
Anzi, proprio i sindacati, che ne stanno difendendo tanto inspiegabilmente l’operato, perchè non se li nominano a capo delle loro “aziende”, tipo RETI, STREC, ST&T, etc.? Magari riuscirebbero ad ottenere qualche altro bel contributo, basterebbe presentare curriculum e appertenenze. A meno che i posti disponibili non siano già occupati dai loro stessi parenti.
Ma la colpa non è loro, non solo almeno, e neanche di chi sta utilizzando metodi da igiene mentale per mantenersi ad un potere ormai utile solo a se stesso e soci, ma è di chi glielo consente, con danni ormai incalcolabili alla convivenza sociale.
(sudpress)

Asp 5, Lombardo: “Giuffrida rischia il licenziamento”. Tetto di spesa sforato di 18 milioni

La sanità oggi funziona meglio ma se qualche manager non pareggia i conti sarà sanzionato come previsto dalla legge”. A prendere l’impegno con i giornalisti è Raffaele Lombardo, rispondendo alle domande sui quattro dirigenti delle Asp che non hanno mantenuto sotto controllo la spesa sanitaria e ora rischiano il licenziamento

"Ieri – afferma il governatore, secondo quanto riporta un’agenzia Agi – assieme all'assessore Russo abbiamo incontrato i manager e abbiamo esaminato le carte. E' gente valida, ma se anche ha ridotto il deficit in maniera consistente dovrà comunque risponderne”. Rimane confermato infatti lo sforamento del budget, il più grosso a Messina (Asp diretta da Salvatore Giuffrida), con 18 milioni, poi a seguire Catania (Giuseppe Calaciura) con 16 milioni di debito di cui 13 per un decreto ingiuntivo presentato dal Comune, quindi Agrigento (Salvatore Oliveri), con 4 milioni, e Siracusa (Franco Maniscalco), con 900mila euro. “Molti hanno dovuto pagare grossi debiti, decreti ingiuntivi, contenziosi e nessuno mette in discussione la loro abnegazione, ma i conti vanno fatti quadrare”, osserva il presidente.

Ma a chi non raggiunge l'obiettivo cosa accadrà? “Il problema è proprio questo -ha risposto Lombardo- valuteremo la questione insieme a Russo e i suoi dirigenti perché durante il vertice di ieri è stato tutto verbalizzato. Dopo di che si arriverà a una conclusione la settimana prossima”.

mercoledì 24 agosto 2011

Quattro giornalisti italiani nelle «mani» dei lealisti: ucciso l'autista - Corriere della Sera

Quattro giornalisti italiani nelle «mani» dei lealisti: ucciso l'autista - Corriere della Sera

Sanità nel caos: chiusure reparti assunzioni impugnate e decessi


Orlando, presidente della Commissione Errori Sanità chiede due relazioni. Occhi puntati sui manager di Asp Palermo, Asp Ragusa e Ao Cannizzaro.Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha disposto una richiesta di relazione all’assessore alla Sanità della Regione Sicilia Massimo Russo e al direttore generale della Asp di Palermo Salvatore Cirignotta, in merito alla presunta chiusura del Reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Petralia Sottana e al generale ridimensionamento complessivo che dovrebbe interessare, nei mesi a venire, l’Azienda sanitaria dell’entroterra palermitano.
«In base alle risposte forniteci da Russo e Cirignotta, valuteremo l’ipotesi di aprire un’inchiesta formale, prevedendo l’acquisizione di ogni necessaria documentazione e una specifica missione in loco per verificare la situazione dell’Ospedale di Petralia Sottana nonché le possibili conseguenze di un ridimensionamento della struttura - ha commentato il presidente Orlando – e tutto questo al fine di veder effettivamente garantito a tutti i cittadini quel diritto alla tutela della salute previsto dalla nostra Costituzione».
Nella stessa giornata Orlando ha disposto una richiesta di relazione sempre all’assessore regionale Sanità Massimo Russo e al direttore generale della Asp 7 di Ragusa, contenente ogni informazione utile a conoscere quanto accaduto all’uomo di 57 anni, Orazio Giunta, morto nell’ospedale Civile di Ragusa dopo l’applicazione di una flebo per curare un versamento pleurico. I famigliari hanno sporto denuncia e la Procura ha aperto un ‘inchiesta. «Prima dell’inizio della stagione estiva, avevamo espresso all’assessore Russo preoccupazione e sollecitato attenzione circa le evidenti inadeguatezze del servizio sanitario siciliano, specialmente in vista delle condizioni di sovraccarico proprie della stagione estiva», ha commentato il presidente Orlando. «La preoccupazione, occorre purtroppo rilevare, era giustamente motivata come dimostrano i tre decessi avvenuti in strutture di competenza della Asp 7 negli ultimi giorni. Chiederemo, pertanto, chiarimenti in ordine all’eventuale rapporto sussistente tra questi ultimi casi verificatisi ed eventuali tagli e/o inadeguatezza di personale sanitario».
Ed è di nuovo polemica a proposito di assunzioni in Sanità. Dopo il ricorso degli infermieri siciliani al Tar per la mancata attivazione delle procedute di mobilità prima di indite i concorsi, adesso si attende la sentenza del Cga. E cosa ha fatto quindi il direttore generale dell’Azienda ospedali era Cannizzaro, Francesco Poli? Ha inviato una lettera di assunzione ai vincitori di concorso per essere assunti nella sua azienda solo per una settimana, in attesa della sentenza del Cga, prevista per 1’8 settembre.

martedì 9 agosto 2011

Stop a 24 lotti di sangue: "C'è il sospetto che sia infetto"

A disporre il divieto di uso è stata l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La decisione è stata presa in via precauzionale, in quanto due donatori di sangue, uno italiano e l'altro tedesco, hanno sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob. La segnalazione è arrivata dall'assessorato regionale alla Sanità


PALERMO. L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha disposto il divieto d'uso di 24 lotti di emoderivati dell'azienda Kedrion destinati alla cura di malati perlopiù emofilici. La notizia è stata notificata dall'Agenzia del farmaco al presidente dell'Associazione italiana centri emofilia, Pier Mannuccio Mannucci. La comunicazione, secondo l'Osservatorio per le malattie rare, ha riguardato prodotti che erano già stati distribuiti e destinati a 5 regioni: Sicilia, Campania, Lazio, Puglia e Calabria. La decisione è stata presa in via precauzionale, in quanto due donatori di sangue (uno italiano e l'altro tedesco) hanno sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob ma non la variante umana legata al cosiddetto morbo della mucca pazza (encefalopatia spongiforme bovina). In particolare un donatore sospetto segnalato dall'assessorato alla salute della Sicilia è ancora in vita; il donatore tedesco è deceduto ma non è ancora nota la diagnosi definitiva.
«Il ritiro di alcuni lotti di emoderivati del 27 luglio è un provvedimento preso in via cautelativa che rientra nelle misure adottate a tutela dei cittadini», ha precisato il direttore dell'Aifa, Guido Rasi, spiegando che si tratta di una procedura che viene adottata per tutte quelle malattie (come in questo caso le malattie di Creutzfeldt Jakob) per le quali non esiste un test diagnostico sul sangue che permette di identificare forme di infezioni potenzialmente trasmissibili con trasfusioni o emoderivati. In questi casi i donatori vengono seguiti nel corso della vita attraverso una rete europea; i centri trasfusionali segnalano eventuali malattie che dovessero insorgere e i lotti vengono ritirati cautelativamente, prima che possano insorgere problemi. Nel caso specifico, spiega Rasi, i due donatori sospetti, sono stati segnalati e i lotti ritirati, ancor prima di una conferma diagnostica.
«La segnalazione dell’Aifa riguardo ai lotti è arrivata, mi sembra una giusta precauzione, un segnale positivo di come il sistema cerchi di tutelare chi riceve il sangue e di come anche il sistema di sorveglianza sia funzionale, anche quello della nostra Isola che ha segnalato il caso sospetto» ha detto a Osservatorio Malattie Rare il professore Aurelio Maggio, direttore di Ematologia II dell’Ospedale Cervello di Palermo e Coordinatore Rete Regionale Centri Talassemia per la Sicilia. Bene dunque la massima precauzione adottata dall’Aifa ma «per la Kreutzfeldt Jakob non possiamo fare gli stessi discorsi che si fanno per virus come l’epatite C o anche per l’HIV – dice Maggio - Queste sono infezioni che comunque possono essere riscontrare nel giro di pochi mesi dal possibile contagio e si può stabilire un legame con la trasfusione. Questa malattia, invece, può avere un’incubazione lunghissima, anche di 10 anni o più, per poter escludere che ci sia il rischio bisognerebbe aver studiato molti pazienti e per un lungo periodo di tempo». Appunto proprio quello che è stato fatto dal team del prof. Pocchiari e che mostra l’esistenza di un rischio possibile. «È stato il nostro servizio trasfusionale a identificare il donatore a rischio di ”Jacob Creutzfeldt” e a comunicare alle autorità competenti gli identificativi delle unità di plasma sospette, attivando immediatamente tutte le procedure di sicurezza». Lo ha detto Attilio Mele, dirigente del servizio trasfusionale dell'assessorato per la Salute della Regione siciliana.
Per il professor Maurizio Pocchiari esperto di malattia di Creutzfeld Jakob e del cosiddetto morbo della mucca pazza dell'Istituto superiore di sanità, la decisione dell'Aifa, «è molto cautelativa e non deve sorprendere. Queste misure vengono prese proprio per garantire al massimo i cittadini. In questo caso siamo ancora più cautelativi rispetto agli paesi europei». Secondo Alessandro Zanetti, direttore dell'Istituto di Virologia dell'Università di Milano, «i sistemi di controllo che ci sono oggi sul sangue, se pur non arrivano a garantire un ”rischio zero”, sono comunque tali da renderlo solo puramente teorico».

SICILIA/SANITA': CORSI ECM, AVVIATO NUOVO SISTEMA ACCREDITAMENTO

L'assessorato regionale siciliano della Salute, con apposito decreto, ha dato avvio al nuovo sistema di accreditamento regionale dei provider che dovranno erogare la formazione continua in medicina attraverso i corsi Ecm (Educazione Continua in Medicina). Lo riferisce una nota della Regione Sicilia. Al sistema di accreditamento regionale di provider per la formazione di tipo residenziale, sul campo (Fsc) e a distanza (Fad), potranno accedere enti pubblici e privati sulla base dei requisiti minimi previsti dall'Accordo Stato-Regioni del 2009, che era gia' stato recepito dalla Regione siciliana e che adesso diventa pienamente operativo.

Le procedure di accreditamento sono attive on line sul sito ufficiale della Regione siciliana (www.pti.regione.sicilia.it - assessorato della Salute - Dipartimento attivita' sanitarie - area tematica formazione ECM), collegato direttamente con la piattaforma dell'Agenas attraverso la quale e' possibile la registrazione, nonche' l'inserimento dei documenti necessari.

venerdì 5 agosto 2011

Composizione delle ABZ del 118 siciliano e procedure


Il documento è stato anticipato via fax a tutte le aziende sanitarie provinciali e a tutto il personale sanitario in servizio


In seguito alle disposizioni relative alla riduzione del personale tecnico (un autista-soccorritore in meno) dalle ambulanze medicalizzate e in seguito alla audizione richiesta per chiarimenti alla sesta Commissione Sanità dell’Ars durante la quale era stato richiesto il mantenimento dell’attuale organico del personale impiegato, giunge un documento che definisce non solo la composizione degli equipaggi, ma ne descrive le relative procedure. Di seguito il testo integrale del documento.


DOCUMENTO AFFERENTE LA COMPOSIZIONE DEGLI EQUIPAGGI DELLE AMBULANZE DEL SUES 118 E RELATIVE PROCEDURE

Composizione degli equipaggi
L’equipaggio di un’ambulanza di base MSB deve essere formato da due persone (minimo): un autista e un autista soccorritore caposervizio, al quale sono imputate tutte le responsabilità legali del servizio svolto. Il caposervizio deve essere un autista-soccorritore con almeno 3 (tre) anni di esperienza.
L’equipaggio dell’ambulanza di soccorso intermedio MSI deve essere formato minimo da tre persone, 1 autista soccorritore + 1 soccorritore + 1 infermiere.
L’equipaggio dell’auto medica deve essere formato minimo da tre persone, un autista soccorritore, da un infermiere e da un medico anestesista-rianimatore o medico dell’emergenza territoriale, su indicazione del Direttore della Centrale Operativa 118 di bacino, sentito il Direttore Sanitario dell’ASP competente per territorio.
L’equipaggio dell’ambulanza di soccorso avanzato MSA deve essere composto minimo da un autista soccorritore, da un infermiere e da un medico anestesista-rianimatore o medico dell’emergenza territoriale, su indicazione del Direttore della Centrale Operativa 118 di bacino, sentito il Direttore Sanitario della ASP competente per territorio.


Procedure
Le attrezzature (zaino, defibrillatore, barella ecc.) durante gli interventi di soccorso devono essere ripartite in maniera omogenea tra tutti i soggetti che compongono la squadra di soccorso (es. medico, infermiere, autista-soccorritore per le squadre di soccorso medicalizzate).

1. – Durante gli interventi di soccorso primario a domicilio del paziente l’autista-soccorritore di un MSA deve posteggiare in luogo sicuro e di facile accessibilità, valutare il mezzo di caricamento più idoneo, recuperare il materiale non presente sulla scena a supporto dell’attività del team leader (medico o infermiere), preparare set d’infusione, attivazione attrezzature:
- il medico porterà lo zaino per l’assistenza alla respirazione;
- l’infermiere lo zaino di primo intervento;
- l’autista-soccorritore il monitor defibrillatore.
Queste tre componenti devono sempre essere portate sul posto.
Eventuale materiale accessorio verrà preso successivamente dall’autista-soccorritore su indicazione del team leader; in prima istanza non va mai portato sul posto nessun mezzo di caricamento, verrà scelto in seguito in base alle necessità ambientali.
Dopo aver valutato l’ambiente, per scegliere il mezzo di caricamento e trasporto più idoneo, l’autista-soccorritore andrà a prelevarlo dopo aver chiesto conferma al capo equipaggio.
L’infermiere aiuterà l’autista soccorritore a caricare il paziente sul mezzo di caricamento più idoneo fino a bordo dell’ambulanza.

2. – Durante gli interventi non traumatici extradomiciliari l’autista-soccorritore deve avere cura di coordinare il traffico se non sono presenti forze di polizia. Allontanare la folla e tenere libero il percorso paziente-ambulanza, recuperare il materiale non presente sulla scena.
Le attrezzature saranno distribuite tra il personale come sopra indicato.
In caso di arresto delle funzioni vitali il medico e l’infermiere iniziano l’RCP, l’autista soccorritore attiva il monitor defibrillatore, prepara set intubazione, prepara O2, attiva il ventilatore automatico. Durante il trasporto, l’autista-soccorritore deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni del team leader,in quanto non sempre è consigliato un trasporto veloce.
Nella fase di caricamento a bordo dell’ambulanza, l’infermiere e il medico coadiuveranno l’autista soccorritore nel trasferire il paziente sul mezzo di caricamento più idoneo e, a sua volta, nel posizionamento sulla barella auto caricante dell’ambulanza.

3. – Durante gli interventi extradomiciliari traumatici l’autista soccorritore dell’equipaggio effettua analoghe attività precedentemente illustrate, mantiene i contatti con la Centrale Operativa 118, prepara il materiale accessorio, supporta il medico nella preparazione del set d’infusione e nell’attivazione attrezzature.
Il team sanitario raggiunge il paziente distribuendo le attrezzature nel seguente modo:
il medico porta lo zaino per la respirazione assistita;
l’infermiere porta lo zaino di primo intervento;
l’autista-soccorritore porta l’estricatore e i collari cervicali.
Queste tre componenti devono essere sempre portate sul posto. Eventuale materiale accessorio verrà preso successivamente dall’autista, su indicazione del team leader.
In prima istanza non va mai portato sul posto nessun mezzo di caricamento, verrà scelto in seguito in base alle necessità cliniche ed ambientali.

In caso di arresto delle funzioni vitali.
Il medico e l’infermiere iniziano l’RCP e l’autista-soccorritore prepara l’O2, attiva il ventilatore meccanico e prepara set intubazione. Inoltre l’autista-soccorritore mette in sicurezza il luogo e ricerca sui pazienti eventuali lesioni secondarie provocate da traumi. A stabilizzazione avvenuta l’autista-soccorritore procede aiutato dal medico e dall’infermiere al caricamento del paziente sull’ambulanza mettendo in atto uno dei presidi di immobilizzazione per la protezione del rachide ed utilizzando la tavola spinale.
Il presidio utilizzato andrà adagiato sulla barella standard prima di caricare il paziente in ambulanza.
Per tutto quanto non espressamente sopra indicato si rinvia alle “Linee guida – Protocolli e procedure Servizio S.U.E.S. 118”, di cui al D.A. n. 01187 del 30 aprile 2010, pubblicato sulla GURS – supplemento ordinario, n. 24 del 21 maggio 2010 (n. 22).

giovedì 4 agosto 2011

OSPEDALE PIEMONTE DI MESSINA: NASCE LA COMMISSIONE PER SALVARLO

Lo ha stabilito l’incontro di ieri a Palermo tra i dirigenti dell’assessorato regionale alla sanita’ e il comitato “Salvare l’ospedale Piemonte”
Messina 04/08/11. “Si può costituire una commissione tecnica per migliorare e potenziare la struttura e la funzionalità dell’Ospedale Piemonte, nominata dagli stessi componenti del vostro Comitato”.
Così si è sbilanciato il Direttore Generale dell’Assessorato regionale alla Sanità, Maurizio Guizzardi, ieri in tarda mattinata nella sede palermitana, durante un incontro preliminare a quello di settembre che si svolgerà con l’assessore Russo, con il Comitato spontaneo “Salvare l’Ospedale Piemonte”.
Gli esponenti del movimento popolare di Messina, ricevuti anche alla presenza di un altro funzionario regionale, la Dr.ssa Rosalia Murè, hanno ottenuto questa apertura da parte dei dirigenti a rivedere e riformulare parzialmente il destino del presidio di viale Europa.

“La popolazione messinese – ha esordito il presidente del Comitato, Marcello Minasi - transige su tutto, tranne che sulla chiusura dell’Ospedale. Oggi, avanziamo una richiesta di razionalizzazione dei servizi del nosocomio per evitare che chiuda i battenti per consunzione. Se l’Ospedale deve esistere in quanto punto di emergenza – urgenza, come previsto dall’ultimo decreto assessoriale, deve anche essere predisposto per affrontare questo tipo di situazioni e non smistare i pazienti che arrivano al Piemonte in altri presidi”.
“In effetti, l’ultimo decreto assessoriale del 2010 - ha puntualizzato Murè - dispone precise indicazioni sulla permanenza di alcune discipline mediche come garanzia del mantenimento dell’ospedale”.

Ma dobbiamo ricordare che, nel suddetto ospedale, mancano specialistiche importanti perché trasferite al Papardo come Neurologia e Chirurgia vascolare, un fatto che rende impossibile intervenire proprio su pazienti in gravi condizioni di salute.

Ecco quale sarebbe il compito fondamentale della nuova commissione tecnica, costituita dal Comitato, secondo il direttore Guizzardi: quello di proporre l’eventuale spostamento delle specialistiche dall’Ospedale Papardo al Piemonte, la riorganizzazione di un PTA e un PTI, oltre al potenziamento dell’ormai noto Polo materno – infantile. Una sorta di Pronto Soccorso ampliato da ambulatori attrezzati H24.
Il Comitato spontaneo “Salvare l’Ospedale Piemonte” è pienamente appoggiato dal sindacato autonomo Fials Sicilia che è stato rappresentato, oggi, dal segretario regionale Sandro Idonea.

“La protezione civile, vista la configurazione di Messina - ha ribadito il sindacalista – ha dichiarato che l’Ospedale Piemonte è il punto di riferimento sanitario nel Piano Strategico in caso di calamità naturali. E’ necessario non solo mantenerlo in vita ma anche attrezzarlo adeguatamente con un PTA ad ampio respiro. E non dimentichiamoci che il ricavato del patrimonio immobiliare in dotazione dell’Ospedale Piemonte deve essere speso per la stessa struttura non per altre esigenze”.

Questa dichiarazione, in riferimento alla messa all’asta di 19 immobili in dotazione del nosocomio del centro urbano da parte del manager dell’azienda Caruso, ha spinto la discussione verso un altro importante risultato del Comitato.
“I proventi ottenuti delle varie aste - ha assicurato Guizzardi - verranno spesi, per la maggior parte, per l’Ospedale Piemonte”.
“Se così non fosse – ha spiegato il giudice Minasi - si potrebbe intraprendere qualunque azione popolare per esempio da parte dello stesso Comitato per annullare il provvedimento. I beni del nosocomio in quanto donazioni modali appartengono solo a chi li ha ricevuti e, di conseguenza, anche i propri ricavati. E’evidente che i milioni di euro che sono stati ottenuti dalla vendita di questi immobili dovranno essere utilizzati esclusivamente per la ristrutturazione dei locali pericolanti del Piemonte, altrimenti sarebbe una operazione finanziaria illegittima”.

Storia controversa anche per il Centro del Sangue che è nato al Piemonte ed ora si trova al Papardo, tra l’altro portato in questa sede dall’ex assessore regionale alla Sanità, Roberto Lagalla. A precisarlo è il sindacalista della Fials di Messina nonché uno dei promotori del Comitato, Giovanni Micali.
“Nessun cittadino messinese è propenso a donare il sangue – ha aggiunto Micali - perché considera l’Ospedale Papardo difficilmente raggiungibile per questioni di viabilità, oltre che troppo distante dal centro. Addirittura, il sangue viene comprato e trasportato da altre province d’Italia, persino dall’Estero con costi notevolmente maggiorati”.

“I cambiamenti nell’area ospedaliera - ha risposto Guizzardi – sono previsti nel Piano di rientro come la diversa collazione del Centro Raccolta Sangue. Sul piano economico quindi con finanziamenti aggiuntivi non si può intervenire. Ma aspetto le proposte della vostra commissione tecnica”.
Un commiato che offre speranze concrete per una rivalutazione dell’Ospedale Piemonte da parte dell’Assessorato alla Sanità, con il cui titolare il Comitato si incontrerà il prossimo settembre.

martedì 2 agosto 2011

Orari visite fiscali per accertamento malattia

La visita fiscale è un accertamento, predisposto dal datore di lavoro o dall'INPS, per verificare l'effettivo stato di malattia del dipendente assente.
Anche il datore di lavoro del dipendente privato può richiedere una visita fiscale attraverso l'ASL o ASP (Azienda Sanitaria Locale o Provinciale)

Con la manovra finanziaria (decreto-legge del 6 luglio 2011, convertito nella Legge 111 giorno 16 luglio) all’articolo 16 elimina l'obbligatorietà dell'accertamento della malattia per i dipendenti pubblici, che così diventa a discrezione del dirigente. Per il privato non c'è mai stata l'obbligatorietà dell'accertamento.

Con il Collegato Lavoro alla Finanziaria per il 2010 (legge 1167 del Marzo 2010), il certificato di malattia cartaceo è stato sostituito, anche nel settore privato, dal certificato elettronico. Il medico compila il certificato di malattia online, in una sezione nel sito dell'INPS, che invia in automatico il certificato malattia alla casella di posta elettronica certificata (PEC) del datore di lavoro, presso il sito Italia.gov (ogni persona giuridica è obbligata ad averne una).

Non appena è rilasciato il certificato di malattia (entro al massimo un giorno), l'informazione è visibile a tutti i soggetti che possono richiedere o effettuare la visita fiscale (INPS, INAIL, ASL o ASP, datore di lavoro).

Il lavoratore è tenuto alla reperibilità nelle fasce orarie stabilite dalla legge nel luogo indicato al datore e per tutto il periodo di malattia assegnato dal medico curante nel certificato.

I contratti nazionali obbligano il lavoratore in malattia ad avvisare tempestivamente il datore e a fornire un indirizzo dove è reperibile, che può differire da quello di residenza. Il medico dell'ASL deve recarsi al domicilio indicato dal lavoratore, negli orari di reperibilità imposti dalla legge.

Orario visite fiscali:


Per i dipendenti privati gli orari delle visite fiscali sono 7 giorni su 7 con la reperibilità nelle fasce orarie:

  • dalle 10:00 alle 12:00
  • dalle 17:00 alle 19:00

A decorrere dal 04.02.2010 i dipendenti della Pubblica Amministrazione devono essere reperibili per la visita medico-fiscale nelle seguenti ore (anche nei giorni non lavorativi e festivi):

  • dalle 9:00 alle 13:00
  • dalle 15:00 alle 18:00
Si ha l’esclusione dall’obbligo di reperibilità nei casi in cui l’assenza per malattia sia dovuta a:
  1. patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
  2. infortuni sul lavoro;
  3. patologie per riconosciuta causa di servizio;
  4. stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.

Si considerano inoltre esonerati dall’obbligo di reperibilità i dipendenti pubblici nei confronti dei quali sia già stata effettuata la visita fiscale, per il periodo indicato nella prognosi.

Cambiano le regole per congedi, aspettative e permessi

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 del 27 luglio 2011, il D.Lgs. 18 luglio 2011 n. 119 recante “Attuazione dell’articolo 23 della legge 4 novembre 2010, n. 183, recante delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi”, che mette ordine alle norme vigenti in >materia in merito alla tipologia dei permessi, alla ridefinizione di presupposti oggettivi e soggettivi, di criteri e modalità per la fruizione di congedi, permessi e aspettative, comunque denominati, nonché alla razionalizzazione e semplificazione dei documenti da presentare ai fini della loro fruizione.

Le novità sono:

1) Riconoscimento del diritto al rientro al lavoro anticipato - previo preavviso di 10 giorni - per le lavoratrici che lo richiedono a seguito di interruzione spontanea o terapeutica della gravidanza successiva al 180° giorno dall’inizio della gestazione, nonché in caso di decesso del bambino alla nascita o durante il congedo di maternità, a condizione che il medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla loro salute (art. 2 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’art. 16 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tut ela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151).


2) La normativa speciale sui riposi, in caso di adozione e affidamento, sarà valida per tutto il primo anno di ingresso del minore in famiglia e non più nel primo anno di via del bambino (art. 8 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’art. 45 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151).


3) Il congedo parentale per i genitori di bambini disabili potrà essere prolungato se condo un ordine preciso: per ogni minore con handicap, uno dei due genitori ha il diritto al prolungamento del congedo parentale entro l’ottavo anno di vita del bambino e i genitori di bambini disabili possono fruire alternativamente del conged o (6 mesi per la madre, 7 mesi il padre, 11 mesi se insieme), in modo continuativo o frazionato per un periodo massimo di tre anni complessivi, a condizione che il bambino non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati, salvo che, in tal caso, sia richiesta dai sanitari la presenza del genitore (art. 3 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’art. 33 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151).


4) Nuove regole per il congedo per l’assistenza a un portatore di handicap grave che sanc isce il diritto, di entrambi i genitori anche adottivi, di fruire dei permessi alternativamente, anche in maniera continuativa nell’ambito del mese fino a un massimo di 2 anni (per ogni genitore) nell’arco dell’intera vita lavorativa. Il permesso vale anche se l’assistito non è un figlio ma un parente (di primo o secondo grado) ma solo nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 65 anni d’età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti (art. 4 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’art. 42 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151).

5) Infine, una norma di coordinamento con la riforma Gelmini sui congedi straordinari per i dipendenti pubblici ammessi ai concorsi di dottorato di ricerca: l’aspettativa è estesa a tutto il personale «contrattualizzato»: nuove regole sui congedi retribuiti per cura dei lavoratori con invalidità (previsti fino a 30 giorni all’anno) e sui congedi straordinari per studio dei dipendenti pubblici ammessi a concorsi per dottorato. Posso essere fruiti una volta solo e il dipendente che interrompe il rapporto di lavoro, nei due anni successivi al periodo di aspettativa, dovrà restituire gli emolumenti percepiti durante il congedo (art. 5 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’articolo 2 della legge 13 agosto 1984, n. 476).

Il decreto legislativo n. 119/2011 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta dei Ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, così come richiesto al Governo dal “collegato lavoro” (Legge n. 183 del 4 novembre 2010).
handicap

Nel corso dell’anno 2010, stando ai dati raccolti dal Dipartimento Funzione pubblica, 244.997 dipendenti delle amministrazioni centrali e periferiche (pari al 7,4% del totale) ha beneficiato di un permesso o un congedo per l'assistenza di un figlio o un parente con handicap, come previsto dalla legge 104 del 1992. Il monitoraggio effettuato da palazzo Vidoni è stato realizzato in attuazione di un obbligo previsto dal «collegato lavoro», vale a dire la legge 183/2010. Risulta che per le 19mila amministrazioni censite (il 75,4% del totale), il ricorso ai permessi o ai congedi parentali s'è tradotto in oltre 4,8 milioni di giornate di lavoro in meno, per un costo stimato di poco inferiore ai 730 milioni di euro.

Le modifiche introdotte ridefiniscono i criteri e le modalità per la fruizione di congedi, permessi e aspettative, comunque denominati, e consentono di eliminare alcuni dubbi interpretativi sulle disposizioni vigenti fino ad oggi.

Si tratta di un provvedimento che da un lato favorisce i lavoratori che ne fanno richiesta, dall'altro stabilisce importanti misure restrittive al fine di evitare abusi o illeciti.

Policlinico Messina sospende servizi di guardia per carenza infermieri

Soppressione del servizio di Guardia presso le Unità Operative di Nefrologia e Dialisi, Ortopedia e Traumatologia e Psichiatria del Policlinico di Messina.
Di colpo, in piena stagione estiva, si accorgono che c'è carenza di Infermieri.

I sindacati si dicono fortemente preoccupati della continua sospensione del servizio di guardia (in precedenza era stata cancellata la guardia in Otorino e Oculistica), in quanto non si garantirebbe, soprattutto in strutture di emergenza, “una efficace continuità assistenziale all’utenza”. Particolarmente grave appare, poi, la carenza di personale infermieristico in alcune unità operative (in particolare Chirurgia Vascolare e Toracica, Nefrologia e Dialisi, Pneumologia, Pediatria Medica d’Urgenza), carenza a cui si cerca di far fronte da parte dell’amministrazione con “possibile” ricorso alla reperibilità, come in Nefrologia e Dialisi.
«L’amministrazione – scrivono i sindacati - si è rifiutata più volte, nonostante le richieste, di determinare la dotazione organica degli infermieri delle singole unità operative complesse e semplici. Appare superfluo sottolineare come con queste carenze non si può certamente garantire una adeguata assistenza ai pazienti, mentre il personale infermieristico ed ausiliario è sottoposto a carichi di lavoro eccessivi. E con la ripresa autunnale la situazione rischia solo di peggiorare, se non saranno presi i dovuti provvedimenti.

lunedì 1 agosto 2011

Chiarimenti sull'esenzione ticket sanitario in Sicilia

La Regione Siciliana, con la legge 31 maggio 2004, n. 9, all’art. 29, e nel 2007 ha modificato la disciplina delle esenzioni ticket. La novità più rilevante è che per essere esenti dal pagamento del ticket, non sarà più sufficiente autocertificare, ma bisognerà munirsi del certificato ISEE ottenibile gratuitamente presso i CAF o CAAF.
Le grandi aree di applicazione del ticket sono:
  1. prestazioni specialitiche e diagnostiche
  2. farmaci
  3. pronto soccorso
Per Indicatore della Situazione Economica Equivalente – ISEE – si intende il calcolo con il quale la situazione economica (somma dei redditi assoggettabili all’IRPEF, del 20% del patrimonio mobiliare ed immobiliare complessivi del nucleo familiare), viene distribuita tra il numero dei componenti del nucleo familiare in base ad una scala di equivalenza stabilita per legge.
ricetta SSNIl cittadino che vuole certificare il proprio ISEE deve compilare la dichiarazione sostitutiva unica (in quanto viene compilata una volta l’anno, con validità 12 mesi dalla data di rilascio e vale per tutti i componenti il nucleo familiare); la dichiarazione deve essere compilata presso i Comunii Centri di Assistenza Fiscale (CAF),  per agevolare il cittadino si possono effettuare delle simulazione Isee  dal sito inps
Nel 2011 la Sicilia ha innalzato la soglia Isee per esenzione dal ticket (E03) portandola da 9.000 ad 11.000.
Il diritto alla esenzione per patologia viene attestato sulla ricetta dal medico prescrittore mediante biffatura della casella "A" e indicazione nel riquadro delle esenzioni delle prime tre cifre del codice identificativo della patologia o dell’intero numero in caso di malattie rare.
ESENZIONI TOTALI PER MOTIVI DIVERSI DAL REDDITO

A differenza di quanto previsto dalla precedente normativa, le categorie di soggetti totalmente esenti dal ticket sui farmaci, per motivi diversi dal reddito, sono state ridotte alle seguenti:
    1. Invalidi di guerra titolari di pensioni vitalizie;
    2. Invalidi Civili al 100%;
    3. Grandi Invalidi per Servizio;
    4. Grandi Invalidi per Lavoro;
    5. Danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.  
Tali soggetti sono tenuti esclusivamente a corrispondere l’eventuale differenza tra prezzo del farmaco prescritto e prezzo minimo di riferimento regionale.
Fanno eccezione gli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia (tutte le categorie) che sono gli unici a non dover corrispondere nemmeno tale differenza.
Il diritto alla esenzione totale per i suddetti cittadini viene attestato sulla ricetta dal medico prescrittore mediante biffatura della casella "R"; per gli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia, oltre a barrare la casella "R", il medico deve apporre la dicitura PENSIONE VITALIZIA nel riquadro delle esenzioni.
Per i medicinali con brevetto scaduto (comprese le specialità) il cui prezzo è uguale o inferiore a quello di riferimento regionale non è dovuto alcun ticket.
- Esenzione per donne in gravidanza e in fase preconcezionale: alcune prestazioni diagnostiche e strumentali per la tutela della maternità sono esenti dalla partecipazione alla spesa. Le prestazioni esenti ticket per gravidanza sono elencate nel sito del Ministero della Salute.

Ticket farmaci in Sicilia 

Il 15/3/2007 è stato approvato il piano di compartecipazione alla spesa farmaceutica avanzato dall’Assessore regionale alla Sanità, Roberto Lagalla.
Vedi sul link la sintesi dei ticket applicati per i farmaci prescrivibili nelle ricette del SSN
Qui puoi scaricare (download) in pdf  l'elenco dei codici esenzioni ticket Sicilia
Spero che dopo questo articolo possa seguire il successivo sulle modalità per ottenere l'esenzione ticket per patologia e altro.
Attenzione: possono esserci delle imprecisioni o aggiornamenti delle normative. Essendo questo documento, come altri, frutto dell'impegno gratuito di alcuni, spero che chi individui novità o inesattezze, non solo lo segnali all'amministratore o nei commenti, ma contribuisca attivamente ad aggiornare e rettificare questo articolo. Grazie.

Caso larve al Policlinico di Messina: chi sono i veri responsabili?

Non si sono ancora spente le polemiche sul caso delle larve di moscerino nel naso di un paziente ricoverato al Policlinico, soprattutto per i provvedimenti disciplinari, che nello specifico hanno interessato: in maniera blanda il direttore del reparto di Rianimazione Angelo Sinardi, mandato in congedo forzato (ferie) per un mese; il direttore medico di presidio Rosalba Ristagno, che è stata sospesa, ma attraverso i suoi legali ha già chiesto la revoca del provvedimento; ed infine tutti gli infermieri in servizio presso il Reparto di Rianimazione, nei confronti dei quali è stato avviato il procedimento disciplinare.
I fatti successi al Policlinico (larve ne naso di un paziente) non possono essere sottaciuti, in quanto da qualsiasi punto di vista la si voglia vedere, danno della professione infermieristica un'immagine poco gratificante.
Siccome, per la portata dei fatti, le responsabili non possono essere addebitati al malcapitato di turno, come si legge dai giornali si stanno cercando le responsabilità in tutti i quindici infermieri afferenti a quella Unità Operativa. A mio avviso essendo impossibile che possa essere responsabile di un fatto anche chi era a casa o addirittura in ferie, ci si rende conto che la responsabilità non può essere individuale ma va cercata nell'organizzazione.
 Voglio rassicurare chi legge che non è mia intenzione scaricare le responsabilità di tutta la categoria professionale, quindi inizio col dire che l'infermiere essendo il responsabile dell'assistenza infermieristica alla persona, è lui che doveva evitare che quei fatti succedessero.
Come categoria professionale la tesi da sostenere è che il Direttore dell'Unità Operativa essendo il Responsabile della Struttura è a lui che vanno addossate tutte le responsabilità organizzative, perché è nella disorganizzazione che possono verificarsi tali fatti. Ma non è che asserendo questo abbiamo risolto il problema, perché tutti comprendiamo che non può andare cosi, infatti, non è che trovando il capro espiatorio che si risolve la questione, questo serve solo a placare l'opinione pubblica ma domani la stessa cosa potrebbe avverarsi in un altro reparto.
Allora forse è meglio analizzare i fatti e sviscerarli per imparare dall'errore ed evitare il loro perseverarsi, questo ce lo impone le continue denunce di malasanità avvenute al Policlinico negli ultimi anni.
Ed allora vediamo l'organizzazione dell'assistenza infermieristica su cosa è fondata:
1) La Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione del Policlinico Universitario di Messina è composta di 13 posti letto. Mi chiedo come possono assumere la Responsabilità dell'assistenza solo quindici infermieri, quando in Sicilia è vigente il decreto Cittadini che, per 13 Posti Letto prevede 26 infermieri ai quali vanno aggiunti tredici OSS.
Sicuramente una responsabilità hanno gli infermieri, quella di non aver denunciato agli organi competenti il fatto che non erano in grado di garantire adeguata assistenza.
Però alcuni degli infermieri lavorano a contratto a tempo determinato e che per loro un'eventuale denuncia poteva significare la mancanza della proroga del contratto.
2) Il coordinatore infermieristico ricopre il ruolo come facente funzione ed una sua eventuale presa di posizione ne avrebbe potuto pregiudicare la probabile nomina.
3) Quale modello organizzativo di assistenza infermieristica viene applicato? mi dicono “per compiti o Functional Nursing”, ideato da Ford, cioè quello della catena di montaggio, modello molto efficiente ma risultato alienante nell'industria automobilistica dove si avvitano parti meccaniche, figuriamoci quale impatto possa avere sul personale infermieristico che tratta la sofferenza.
4) Quali bisogni formativi ha individuato l'ufficio formazione e quali sono stati i piani formativi negli ultimi anni? Le aziende ospedaliere hanno l'obbligo di aggiornare e formare continuamente il personale, una cifra non indifferente della massa finanziaria va devoluta per la formazione.
5) Anche se istituito l'ufficio infermieristico, non ha ancora il Dirigente Infermieristico responsabile, il bando è stato pubblicato da poco e la nomina deve  essere ancora effettuata. Non si può nascondere il fatto che nelle Aziende Ospedaliere Siciliane rispetto al nord, mancando le figure di Dirigenti della assistenza infermieristica, e quindi la professione infermieristica non è governata ma lasciata alle buone intenzioni di pochi volenterosi.

Sicuramente nell'ultimo ventennio, la professione infermieristica è la professione che più di tutti ha avuto un'evoluzione normativa e professionale che indiscutibilmente l'ha portata  verso l'Autonomia Professionale, dove autonomia va intesa come assunzione di responsabilità nei confronti della persona.
Duole ricordare che quando a febbraio del 2010, il Coordinamento Regionale IPASVI, dopo anni di richieste, ha ottenuto l'istituzione della Dirigenza Infermieristica, la stampa ha  dato solo spazio a quelle persone che hanno avversato la Dirigenza Infermieristica nella nostra regione, senza dar pari spazio a chi la Dirigenza sosteneva. Intanto la professione infermieristica in Sicilia subisce ritardi ventennali di organizzazione, ma i bisogni sanitari e la tecnologia crescono e si evolvono e noi rimaniamo incapaci nel dare risposte adeguate.
Questa categoria professionale non può mettere la testa nella sabbia ma è la prima ha prendersi le responsabilità, ma nello stesso tempo rivolgendosi a tutti; politici; manager e organi di stampa, rivendica pari dignità e precisa che ha le carte in regola per sedersi ai tavoli decisionali. Nella lunga lista componenti la commissione d’inchiesta istituita dal Policlinico non figura nessun Dottore in Infermieristica, sicuramente le persone scelte saranno eminentissime personalità di scienza ma chiedo con quali competenze sull’assistenza infermieristica?
(fonte saluteme.it)

mercoledì 20 luglio 2011

POLICLINICO MESSINA: caso larve in rianimazione, sospesi medici e infermieri


Il provvedimento del direttore generale del Policlinico di Messina. Un mese di stop al direttore sanitario di presidio Rosalba Ristagno.


Il direttore generale del Policlinico di Messina, Giuseppe Pecoraro, ha annunciato oggi la sospensione dalle funzioni per un mese del direttore sanitario di presidio, la dottoressa Rosalba Ristagno, ha posto in ferie forzate il direttore della Rianimazione, professor Angelo Sinardi, e ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di 15 infermieri. I provvedimenti sono stati presi in relazione alla vicenda della presenza di larve nel naso di un paziente poi morto nel reparto di Rianimazione. "Il fatto grave - ha detto Pecoraro - non è tanto la presenza di moscerini che deriva da una mancata disinfestazione degli ambienti esterni della struttura sanitaria ma il non essere intervenuti nella cura e nell'igiene del paziente con le larve".

martedì 12 luglio 2011

NEUROPSICHIATRIA INFANTILE: DAL 25 LUGLIO AL 10 AGOSTO SOSPESA L’ATTIVITÀ DI DEGENZA ORDINARIA

Sospesa dal 25 luglio al 10 agosto l’attività di degenza ordinaria presso il reparto di neuropsichiatria infantile (Padiglione NI) dell’A.O.U. “Gaetano Martino” di Messina. Una interruzione momentanea, necessaria per garantire la ristrutturazione di alcuni locali.
In caso di urgenze i piccoli pazienti saranno ricoverati presso le unità operative di pediatria dove viene assicurato a pieno regime il servizio di consulenza specialistica. Prosegue invece regolarmente l’attività ambulatoria e di day hospital.

TRAPIANTI DI ORGANI: PROSEGUE L’ATTIVITÀ DELL’A.O.U. “GAETANO MARTINO”

Saranno pazienti siciliani a ricevere gli organi prelevati ieri presso l’Azienda Ospedaliera “Gaetano Martino” di Messina. La vita di alcune persone potrà continuare grazie alla generosità di una ragazza di 16 anni e della sua famiglia che - dopo l’incidente avvenuto a Rometta - ha autorizzato l’espianto. Fegato, Polmoni e un rene della paziente sono stati destinati all’Ismett di Palermo, le cornee alla banca degli occhi di Palermo, mentre l’altro rene al Civico di Catania.

Le due équipe chirurgiche - provenienti dall’Ismett di Palermo e dal civico di Catania - hanno espiantato gli organi al Policlinico in sinergia con il Dott. Salvatore Micalizzi, la Dott.ssa Olivia Penna e la Dott.ssa Enza La Monaca dell’ Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione. L’espianto delle cornee è stato invece effettuato dal Dott. John Trombetta dell’Unità Operativa di oculistica del Policlinico Universitario.

Una macchina complessa quella dei trapianti, che per funzionare necessita di efficienza e organizzazione; anche in questo caso indispensabile è risultata l’attività svolta dal “Coordinamento Donazione Trapianti d’Organi e Tessuti” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, di cui è responsabile il Dott. Francesco Puliatti. Un’attività intensa quella del centro messinese - ormai attivo da diversi anni – grazie alla quale nel 2010 il coordinamento dell’A.O.U. ha ottenuto un riconoscimento dal Centro Regionale Trapianti per essersi distinto quale secondo miglior coordinamento in Sicilia nell’ attività di prelievo. In tema di trapianti Messina, nel contesto siciliano, rimane tra le provincie più virtuose.

Prosegue, dunque, il lavoro dell’A.O.U. che già da diverso tempo ha tra i suoi obiettivi primari quello di favorire la donazione degli organi, sia in termini di prelievo che di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

martedì 5 luglio 2011

Comunicato Stampa: Il Policlinico "G. Martino" Centro di riferimento dell'Italia meridionale per le patologie neuromuscolari

Fondazione Aurora Onlus - Centro NEMOSUD
Il Policlinico di Messina "G. Martino" Centro di riferimento dell'Italia meridionale per le patologie neuromuscolari

Conferenza stampa di presentazione
Lunedì 11 luglio
ore 11.00

Aula Magna Padiglione E - AOU "G. Martino"
Partecipano:Massimo Russo, Assessore della Salute della Regione SicilianaFrancesco Tomasello, Magnifico Rettore dell'Università di MessinaGiuseppe Pecoraro, Direttore Generale AOU Policlinico "G. Martino"Giuseppe Vita, Direttore UOC Neurologia e Malattie neuromuscolari dell'AOU Policlinico "G. Martino"Alberto Fontana, Presidente UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)Mario Melazzini,  AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)Francesca Pasinelli, Direttore Generale Telethon
[ Scarica Invito Conferenza Stampa ]

Accordo organizzativo per operatori del 118 in Sicilia

martedì 24 maggio 2011

118 in Sicilia. Rimodulazione del personale nelle ambulanze


Provvedimento non condiviso dalla maggior parte degli operatori. D’Angelo, dello SNAMI, chiede il ripensamento di tale provvedimento.
PALERMO - Parte il programma della rimodulazione del personale nelle ambulanze del 118 siciliano. Per adesso sono interessati gli equipaggi che già possedevano nel loro organico l'infermiere professionale esperto in area critica. Finché di questo equipaggio facevano parte gli anestesisti, il personale prevedeva la presenza di un infermiere e di due autisti soccorritori. Da oggi in qualche postazione e dal 1° giugno in altre, il personale sarà ridotto e privato di un autista soccorritore. In altre parole le tre unità dell'equipaggio saranno costituite da un autista soccorritore, da un infermiere professionale e da un medico dell'emergenza sanitaria territoriale.
Ma quanto peserà nella efficienza del servizio una unità in meno? L'assenza di un soccorritore pone infatti alcuni problemi nella gestione dei pazienti critici o nel caso di intervento in situazioni ambientali non facili. Ma anche gli interventi ordinari potrebbero subire rallentamenti per non dire di possibili confusione di ruolo da parte degli stessi operatori. Le organizzazioni sindacali di settore si oppongono, come era prevedibile, a questa riduzione del personale. Vito D'Angelo, responsabile nazionale per il 118 dello SNAMI, ha dichiarato che i direttori delle centrali operative, essendo sanitari appartenenti all'area critica che lavorano sul campo, «sanno e conoscono le difficoltà a cui si va incontro durante la presa in carico di pazienti critici e le condizioni diventano ancora più sfavorevole quando si interviene sul territorio e in condizioni disagiate».
Con una lettera indirizzata al direttore del DEU dell'ASP 9 di Trapani, al direttore della C.O. di Palermo e al direttore del 118 regionale, Dino Alagna, D'Angelo chiede proprio un intervento per ottenere da parte assessoriale un ripensamento di questo provvedimenti. «Credo che questo stratagemma - ha continuato D'Angelo - sia stato sicuramente escogitato per false tematiche di risparmio cavalcando le testate giornalistiche e mettendo in crisi e in condizioni di ridicolo il personale che dal 1° giugno opererà in turno sulle ambulanze».
A tal proposito D'Angelo ritiene che il ruolo dell'autista-soccorritore non può e non deve ridursi a semplice manovalanza del soccorso. «Il lavoro degli autisti soccorritori – precisa D'Angelo - viene visto come attività di semplice conduzione di mezzi, mentre di fatto, nella pratica di ogni giorno, oltre alla guida delle ambulanze essi intervengono in equipe sui pazienti, assieme alle altre figure professionali che costituiscono le singole unità operative, svolgendo attività di assistenza sanitaria».
In questa vicenda non manca certamente uno spirito ironico nella richiesta di ripensamento: «Mi chiedo - continua D'Angelo - se le menti che partoriscono tali genialità, si siano mai chiesti come può risolversi un intervento in codice giallo o rosso, assistendo pazienti di una certa stazza, scendere giù per le scale, intubato, in ventilazione assistita, immobilizzato su spinale, assieme a monitor defibrillatore multiparametrico, zaino farmaci, e bombola dell’ossigeno, con sole TRE unità».
Certo, molti interventi del 118 sono apparentemente "semplici", ma la situazione sopra descritta non è né rara né fantasiosa, «e non stiamo parlando di favole - insiste - ma di scenari abbastanza frequenti in un turno di guardia e che spesso in tale situazioni si chiedono rinforzi».
Il rischio è dunque che pur assistendo ad un miglioramento dell'assistenza sanitaria con l'introduzione dell'infermiere nell'equipaggio dell'ambulanza, per ragioni economiche tale miglioramento viene compromesso con la perdita di un soccorritore.
«Ogni giorno - conclude D'Angelo - noi operatori sanitari sulle ambulanze dobbiamo già fare i conti con la mancanza di presidi sanitari, con la burocrazia e con le difficoltà di relazione e le incomprensione territorio-ospedale; adesso anche con la riduzione o meglio con la rimozione di un soccorritore».
(fonte MEDPress.it | Pubblicato il 23.05.2011 |)

lunedì 23 maggio 2011

Bacino Sicilia Orientale: Graduatorie concorso e mobilità regionali ed extra-regionali sanità

L’ Azienda Cannizzaro di Catania sta convocando i candidati delle graduatorie del concorso per Infermieri con comunicazione inoltrata presso gli indirizzi di posta mail  indicati nel modello di domanda on-line.

Graduatoria-definitiva-Infermieri-mobilità-regionale-Messina

Graduatoria Concorso Infermieri Messina

Graduatoria-definitiva-mobilità-regionale-Tecnici-di-Radiologia-Messina

Graduatoria Concorso Tecnici Di Radiologia Messina

Graduatoria-mobilità-Ostetriche-Messina

Graduatoria-definitiva-mobilità-regionale-Fisioterapisti-Messina

Graduatoria Concorso Fisioterapisti Messina

Avviso di selezione per la costituzione dell' Organismo Indipendente per la Valutazione della Performance


Scad. 07-06-2011

Avviso di selezione per la costituzione dell' Organismo Indipendente per la Valutazione della Performance della A.O.U. Policlinico G. Martino

Avviso di selezione link

D.D.G. n.° 430 19/05/2011: Approvazione avviso pubblico costituzione dell' O.I.V. della performance della A.O.U. Policlinico G. Martino link

Fac-simile domanda di partecipazione link

sabato 21 maggio 2011

MARIO VENUTI TESTIMONIAL DONAZIONE DEGLI ORGANI E TESSUTI A PALERMO

Dai quadri di Croce Taravella al concerto di Mario Venuti. Il Centro regionale trapianti,in occasione dell’undicesima edizione della Giornata per la donazione degli organi e tessuti, che quest’anno coincide con il Forum del mediterraneo sulla salute, ha organizzato per il 24 maggio, giorno di apertura del Forum, una serata evento all’insegna della solidarietà e della cultura.

Alle 19.30 nella Sala Rossa del Teatro Politeama si inaugurerà la mostra di Croce Taravella "Autopsia del guerriero" composta da 14 tele che descrivono l’anatomia del corpo umano. La serata proseguirà alle 21 con il gruppo palermitano OM, l'attrice di Mariella Lo Giudice, che accompagnata dal chitarrista Pippo Russo, reciterà un monologo sull'errore medico, e il concerto di Mario Venuti, che eseguirà un concerto in acustico dei brani del suo repertorio.
L'ingresso per la serata é gratuito ed é possibile ritirare i biglietti presso Skip La Comune in via Sampolo 135 e il 24 maggio presso lo stand del CRT Sicilia presso il Forum del Mediterraneo in piazza Politeama.

mercoledì 18 maggio 2011

Farmacia: da maggio è super. Fisioterapisti ed infermieri dietro il bancone al servizio dei clienti

La farmacia si trasformerà a partire da maggio: dietro il bancone, infatti, si potranno trovare anche fisioterapisti e infermieri, pronti ad utilizzare le proprie competenze e capacità per i clienti.
E’ in arrivo quella che viene chiamata la ‘farmacia dei servizi’, una sorta di presidio sanitario in cui poter pagare il ticket, ritirare referti e prenotare esami di tutti i tipi.
La pubblicazione del secondo decreto ministeriale, il primo è stato avviato il 25 marzo, dà il via alla riforma contenuta nella legge 69/2009.

lunedì 9 maggio 2011

Forum Mediterraneo in Sanità 2011 - Teatro Politeama P.zza Ruggero Settimo, 15 Palermo - 24/25/26 maggio 2011




Il Forum Mediterraneo
si terrà a Palermo il 24-25-26 Maggio presso il Teatro Politeama, “Innovazione in sanità: più qualità e sicurezza nelle cure”, promosso dall’Assessorato della Salute, dalla Regione
Siciliana e dalla Fondazione Sicurezza in Sanità.

E' raccomandata una partecipazione significativa di qualità, da parte delle aziende sanitarie ai convegni scientifici del Forum.

A questo riguardo e' allegata la bozza di programma in modo da diffondere l’informazione tra tutte le professioni sanitarie. Si sottolinea che la partecipazione al Forum da diritto ai crediti formativi ECM.

Inoltre parte integrante del Forum sarà l’organizzazione della “ Piazza della Salute ” dove ogni azienda sanitaria avrà a disposizione uno spazio per presentare le migliori “ Buone pratiche” che caratterizzano l’attività della azienda stessa. Ulteriori Infromazioni presso il sito: www.gutenbergonline.it
Scarica Programma]
Scarica Scheda di Iscrizione]

mercoledì 27 aprile 2011

A TUTTI I DIPENDENTI DEL POLICLINICO DI MESSINA - ATTIVAZIONE SERVIZIO INFORMATICO DOCUMENTI PERSONALI

Dal 26/04/2011 è stato attivato il servizio informatico per potere accedere alla propria pagina personale e quindi visualizzare e/o scaricare il proprio cedolino di retribuzione ed il CUD 2011 eliminando così la copia cartacea che non sarà più disponibile.
Per accedere al servizio informatico cliccate nella foto accanto e seguite le istruzioni;
  • inserite il vostro numero matricola
  • alla voce password inserite il vostro codice fiscale o la vostra pass se ne avete inserito una in precedenza
  • Vi si aprirà la vostra pagina personale
  • in alto a destra della pagina visualizzata ci sono 4 schede sotto la voce "Servizi"
  • cliccate nella scheda "Consulta Documenti"
  • si aprirà così la pagina dei vostri documenti da dove potete scaricare o visualizzare i cedolini di retribuzione nonchè il CUD 2011
  • per visualizzare il documento cliccare sull'icona pdf posta alla destra di ogni documento
  • in alternativa potete salvare il documento cliccando sempre sull'apposita icona pdf con il tasto destro del mouse e scegliete "salva con nome" in una qualsiasi cartella del vostro pc
PER ULTERIORI INFORMAZIONI ANDATE QUI