mercoledì 24 agosto 2011

Quattro giornalisti italiani nelle «mani» dei lealisti: ucciso l'autista - Corriere della Sera

Quattro giornalisti italiani nelle «mani» dei lealisti: ucciso l'autista - Corriere della Sera

Sanità nel caos: chiusure reparti assunzioni impugnate e decessi


Orlando, presidente della Commissione Errori Sanità chiede due relazioni. Occhi puntati sui manager di Asp Palermo, Asp Ragusa e Ao Cannizzaro.Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha disposto una richiesta di relazione all’assessore alla Sanità della Regione Sicilia Massimo Russo e al direttore generale della Asp di Palermo Salvatore Cirignotta, in merito alla presunta chiusura del Reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Petralia Sottana e al generale ridimensionamento complessivo che dovrebbe interessare, nei mesi a venire, l’Azienda sanitaria dell’entroterra palermitano.
«In base alle risposte forniteci da Russo e Cirignotta, valuteremo l’ipotesi di aprire un’inchiesta formale, prevedendo l’acquisizione di ogni necessaria documentazione e una specifica missione in loco per verificare la situazione dell’Ospedale di Petralia Sottana nonché le possibili conseguenze di un ridimensionamento della struttura - ha commentato il presidente Orlando – e tutto questo al fine di veder effettivamente garantito a tutti i cittadini quel diritto alla tutela della salute previsto dalla nostra Costituzione».
Nella stessa giornata Orlando ha disposto una richiesta di relazione sempre all’assessore regionale Sanità Massimo Russo e al direttore generale della Asp 7 di Ragusa, contenente ogni informazione utile a conoscere quanto accaduto all’uomo di 57 anni, Orazio Giunta, morto nell’ospedale Civile di Ragusa dopo l’applicazione di una flebo per curare un versamento pleurico. I famigliari hanno sporto denuncia e la Procura ha aperto un ‘inchiesta. «Prima dell’inizio della stagione estiva, avevamo espresso all’assessore Russo preoccupazione e sollecitato attenzione circa le evidenti inadeguatezze del servizio sanitario siciliano, specialmente in vista delle condizioni di sovraccarico proprie della stagione estiva», ha commentato il presidente Orlando. «La preoccupazione, occorre purtroppo rilevare, era giustamente motivata come dimostrano i tre decessi avvenuti in strutture di competenza della Asp 7 negli ultimi giorni. Chiederemo, pertanto, chiarimenti in ordine all’eventuale rapporto sussistente tra questi ultimi casi verificatisi ed eventuali tagli e/o inadeguatezza di personale sanitario».
Ed è di nuovo polemica a proposito di assunzioni in Sanità. Dopo il ricorso degli infermieri siciliani al Tar per la mancata attivazione delle procedute di mobilità prima di indite i concorsi, adesso si attende la sentenza del Cga. E cosa ha fatto quindi il direttore generale dell’Azienda ospedali era Cannizzaro, Francesco Poli? Ha inviato una lettera di assunzione ai vincitori di concorso per essere assunti nella sua azienda solo per una settimana, in attesa della sentenza del Cga, prevista per 1’8 settembre.

martedì 9 agosto 2011

Stop a 24 lotti di sangue: "C'è il sospetto che sia infetto"

A disporre il divieto di uso è stata l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La decisione è stata presa in via precauzionale, in quanto due donatori di sangue, uno italiano e l'altro tedesco, hanno sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob. La segnalazione è arrivata dall'assessorato regionale alla Sanità


PALERMO. L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha disposto il divieto d'uso di 24 lotti di emoderivati dell'azienda Kedrion destinati alla cura di malati perlopiù emofilici. La notizia è stata notificata dall'Agenzia del farmaco al presidente dell'Associazione italiana centri emofilia, Pier Mannuccio Mannucci. La comunicazione, secondo l'Osservatorio per le malattie rare, ha riguardato prodotti che erano già stati distribuiti e destinati a 5 regioni: Sicilia, Campania, Lazio, Puglia e Calabria. La decisione è stata presa in via precauzionale, in quanto due donatori di sangue (uno italiano e l'altro tedesco) hanno sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob ma non la variante umana legata al cosiddetto morbo della mucca pazza (encefalopatia spongiforme bovina). In particolare un donatore sospetto segnalato dall'assessorato alla salute della Sicilia è ancora in vita; il donatore tedesco è deceduto ma non è ancora nota la diagnosi definitiva.
«Il ritiro di alcuni lotti di emoderivati del 27 luglio è un provvedimento preso in via cautelativa che rientra nelle misure adottate a tutela dei cittadini», ha precisato il direttore dell'Aifa, Guido Rasi, spiegando che si tratta di una procedura che viene adottata per tutte quelle malattie (come in questo caso le malattie di Creutzfeldt Jakob) per le quali non esiste un test diagnostico sul sangue che permette di identificare forme di infezioni potenzialmente trasmissibili con trasfusioni o emoderivati. In questi casi i donatori vengono seguiti nel corso della vita attraverso una rete europea; i centri trasfusionali segnalano eventuali malattie che dovessero insorgere e i lotti vengono ritirati cautelativamente, prima che possano insorgere problemi. Nel caso specifico, spiega Rasi, i due donatori sospetti, sono stati segnalati e i lotti ritirati, ancor prima di una conferma diagnostica.
«La segnalazione dell’Aifa riguardo ai lotti è arrivata, mi sembra una giusta precauzione, un segnale positivo di come il sistema cerchi di tutelare chi riceve il sangue e di come anche il sistema di sorveglianza sia funzionale, anche quello della nostra Isola che ha segnalato il caso sospetto» ha detto a Osservatorio Malattie Rare il professore Aurelio Maggio, direttore di Ematologia II dell’Ospedale Cervello di Palermo e Coordinatore Rete Regionale Centri Talassemia per la Sicilia. Bene dunque la massima precauzione adottata dall’Aifa ma «per la Kreutzfeldt Jakob non possiamo fare gli stessi discorsi che si fanno per virus come l’epatite C o anche per l’HIV – dice Maggio - Queste sono infezioni che comunque possono essere riscontrare nel giro di pochi mesi dal possibile contagio e si può stabilire un legame con la trasfusione. Questa malattia, invece, può avere un’incubazione lunghissima, anche di 10 anni o più, per poter escludere che ci sia il rischio bisognerebbe aver studiato molti pazienti e per un lungo periodo di tempo». Appunto proprio quello che è stato fatto dal team del prof. Pocchiari e che mostra l’esistenza di un rischio possibile. «È stato il nostro servizio trasfusionale a identificare il donatore a rischio di ”Jacob Creutzfeldt” e a comunicare alle autorità competenti gli identificativi delle unità di plasma sospette, attivando immediatamente tutte le procedure di sicurezza». Lo ha detto Attilio Mele, dirigente del servizio trasfusionale dell'assessorato per la Salute della Regione siciliana.
Per il professor Maurizio Pocchiari esperto di malattia di Creutzfeld Jakob e del cosiddetto morbo della mucca pazza dell'Istituto superiore di sanità, la decisione dell'Aifa, «è molto cautelativa e non deve sorprendere. Queste misure vengono prese proprio per garantire al massimo i cittadini. In questo caso siamo ancora più cautelativi rispetto agli paesi europei». Secondo Alessandro Zanetti, direttore dell'Istituto di Virologia dell'Università di Milano, «i sistemi di controllo che ci sono oggi sul sangue, se pur non arrivano a garantire un ”rischio zero”, sono comunque tali da renderlo solo puramente teorico».

SICILIA/SANITA': CORSI ECM, AVVIATO NUOVO SISTEMA ACCREDITAMENTO

L'assessorato regionale siciliano della Salute, con apposito decreto, ha dato avvio al nuovo sistema di accreditamento regionale dei provider che dovranno erogare la formazione continua in medicina attraverso i corsi Ecm (Educazione Continua in Medicina). Lo riferisce una nota della Regione Sicilia. Al sistema di accreditamento regionale di provider per la formazione di tipo residenziale, sul campo (Fsc) e a distanza (Fad), potranno accedere enti pubblici e privati sulla base dei requisiti minimi previsti dall'Accordo Stato-Regioni del 2009, che era gia' stato recepito dalla Regione siciliana e che adesso diventa pienamente operativo.

Le procedure di accreditamento sono attive on line sul sito ufficiale della Regione siciliana (www.pti.regione.sicilia.it - assessorato della Salute - Dipartimento attivita' sanitarie - area tematica formazione ECM), collegato direttamente con la piattaforma dell'Agenas attraverso la quale e' possibile la registrazione, nonche' l'inserimento dei documenti necessari.

venerdì 5 agosto 2011

Composizione delle ABZ del 118 siciliano e procedure


Il documento è stato anticipato via fax a tutte le aziende sanitarie provinciali e a tutto il personale sanitario in servizio


In seguito alle disposizioni relative alla riduzione del personale tecnico (un autista-soccorritore in meno) dalle ambulanze medicalizzate e in seguito alla audizione richiesta per chiarimenti alla sesta Commissione Sanità dell’Ars durante la quale era stato richiesto il mantenimento dell’attuale organico del personale impiegato, giunge un documento che definisce non solo la composizione degli equipaggi, ma ne descrive le relative procedure. Di seguito il testo integrale del documento.


DOCUMENTO AFFERENTE LA COMPOSIZIONE DEGLI EQUIPAGGI DELLE AMBULANZE DEL SUES 118 E RELATIVE PROCEDURE

Composizione degli equipaggi
L’equipaggio di un’ambulanza di base MSB deve essere formato da due persone (minimo): un autista e un autista soccorritore caposervizio, al quale sono imputate tutte le responsabilità legali del servizio svolto. Il caposervizio deve essere un autista-soccorritore con almeno 3 (tre) anni di esperienza.
L’equipaggio dell’ambulanza di soccorso intermedio MSI deve essere formato minimo da tre persone, 1 autista soccorritore + 1 soccorritore + 1 infermiere.
L’equipaggio dell’auto medica deve essere formato minimo da tre persone, un autista soccorritore, da un infermiere e da un medico anestesista-rianimatore o medico dell’emergenza territoriale, su indicazione del Direttore della Centrale Operativa 118 di bacino, sentito il Direttore Sanitario dell’ASP competente per territorio.
L’equipaggio dell’ambulanza di soccorso avanzato MSA deve essere composto minimo da un autista soccorritore, da un infermiere e da un medico anestesista-rianimatore o medico dell’emergenza territoriale, su indicazione del Direttore della Centrale Operativa 118 di bacino, sentito il Direttore Sanitario della ASP competente per territorio.


Procedure
Le attrezzature (zaino, defibrillatore, barella ecc.) durante gli interventi di soccorso devono essere ripartite in maniera omogenea tra tutti i soggetti che compongono la squadra di soccorso (es. medico, infermiere, autista-soccorritore per le squadre di soccorso medicalizzate).

1. – Durante gli interventi di soccorso primario a domicilio del paziente l’autista-soccorritore di un MSA deve posteggiare in luogo sicuro e di facile accessibilità, valutare il mezzo di caricamento più idoneo, recuperare il materiale non presente sulla scena a supporto dell’attività del team leader (medico o infermiere), preparare set d’infusione, attivazione attrezzature:
- il medico porterà lo zaino per l’assistenza alla respirazione;
- l’infermiere lo zaino di primo intervento;
- l’autista-soccorritore il monitor defibrillatore.
Queste tre componenti devono sempre essere portate sul posto.
Eventuale materiale accessorio verrà preso successivamente dall’autista-soccorritore su indicazione del team leader; in prima istanza non va mai portato sul posto nessun mezzo di caricamento, verrà scelto in seguito in base alle necessità ambientali.
Dopo aver valutato l’ambiente, per scegliere il mezzo di caricamento e trasporto più idoneo, l’autista-soccorritore andrà a prelevarlo dopo aver chiesto conferma al capo equipaggio.
L’infermiere aiuterà l’autista soccorritore a caricare il paziente sul mezzo di caricamento più idoneo fino a bordo dell’ambulanza.

2. – Durante gli interventi non traumatici extradomiciliari l’autista-soccorritore deve avere cura di coordinare il traffico se non sono presenti forze di polizia. Allontanare la folla e tenere libero il percorso paziente-ambulanza, recuperare il materiale non presente sulla scena.
Le attrezzature saranno distribuite tra il personale come sopra indicato.
In caso di arresto delle funzioni vitali il medico e l’infermiere iniziano l’RCP, l’autista soccorritore attiva il monitor defibrillatore, prepara set intubazione, prepara O2, attiva il ventilatore automatico. Durante il trasporto, l’autista-soccorritore deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni del team leader,in quanto non sempre è consigliato un trasporto veloce.
Nella fase di caricamento a bordo dell’ambulanza, l’infermiere e il medico coadiuveranno l’autista soccorritore nel trasferire il paziente sul mezzo di caricamento più idoneo e, a sua volta, nel posizionamento sulla barella auto caricante dell’ambulanza.

3. – Durante gli interventi extradomiciliari traumatici l’autista soccorritore dell’equipaggio effettua analoghe attività precedentemente illustrate, mantiene i contatti con la Centrale Operativa 118, prepara il materiale accessorio, supporta il medico nella preparazione del set d’infusione e nell’attivazione attrezzature.
Il team sanitario raggiunge il paziente distribuendo le attrezzature nel seguente modo:
il medico porta lo zaino per la respirazione assistita;
l’infermiere porta lo zaino di primo intervento;
l’autista-soccorritore porta l’estricatore e i collari cervicali.
Queste tre componenti devono essere sempre portate sul posto. Eventuale materiale accessorio verrà preso successivamente dall’autista, su indicazione del team leader.
In prima istanza non va mai portato sul posto nessun mezzo di caricamento, verrà scelto in seguito in base alle necessità cliniche ed ambientali.

In caso di arresto delle funzioni vitali.
Il medico e l’infermiere iniziano l’RCP e l’autista-soccorritore prepara l’O2, attiva il ventilatore meccanico e prepara set intubazione. Inoltre l’autista-soccorritore mette in sicurezza il luogo e ricerca sui pazienti eventuali lesioni secondarie provocate da traumi. A stabilizzazione avvenuta l’autista-soccorritore procede aiutato dal medico e dall’infermiere al caricamento del paziente sull’ambulanza mettendo in atto uno dei presidi di immobilizzazione per la protezione del rachide ed utilizzando la tavola spinale.
Il presidio utilizzato andrà adagiato sulla barella standard prima di caricare il paziente in ambulanza.
Per tutto quanto non espressamente sopra indicato si rinvia alle “Linee guida – Protocolli e procedure Servizio S.U.E.S. 118”, di cui al D.A. n. 01187 del 30 aprile 2010, pubblicato sulla GURS – supplemento ordinario, n. 24 del 21 maggio 2010 (n. 22).

giovedì 4 agosto 2011

OSPEDALE PIEMONTE DI MESSINA: NASCE LA COMMISSIONE PER SALVARLO

Lo ha stabilito l’incontro di ieri a Palermo tra i dirigenti dell’assessorato regionale alla sanita’ e il comitato “Salvare l’ospedale Piemonte”
Messina 04/08/11. “Si può costituire una commissione tecnica per migliorare e potenziare la struttura e la funzionalità dell’Ospedale Piemonte, nominata dagli stessi componenti del vostro Comitato”.
Così si è sbilanciato il Direttore Generale dell’Assessorato regionale alla Sanità, Maurizio Guizzardi, ieri in tarda mattinata nella sede palermitana, durante un incontro preliminare a quello di settembre che si svolgerà con l’assessore Russo, con il Comitato spontaneo “Salvare l’Ospedale Piemonte”.
Gli esponenti del movimento popolare di Messina, ricevuti anche alla presenza di un altro funzionario regionale, la Dr.ssa Rosalia Murè, hanno ottenuto questa apertura da parte dei dirigenti a rivedere e riformulare parzialmente il destino del presidio di viale Europa.

“La popolazione messinese – ha esordito il presidente del Comitato, Marcello Minasi - transige su tutto, tranne che sulla chiusura dell’Ospedale. Oggi, avanziamo una richiesta di razionalizzazione dei servizi del nosocomio per evitare che chiuda i battenti per consunzione. Se l’Ospedale deve esistere in quanto punto di emergenza – urgenza, come previsto dall’ultimo decreto assessoriale, deve anche essere predisposto per affrontare questo tipo di situazioni e non smistare i pazienti che arrivano al Piemonte in altri presidi”.
“In effetti, l’ultimo decreto assessoriale del 2010 - ha puntualizzato Murè - dispone precise indicazioni sulla permanenza di alcune discipline mediche come garanzia del mantenimento dell’ospedale”.

Ma dobbiamo ricordare che, nel suddetto ospedale, mancano specialistiche importanti perché trasferite al Papardo come Neurologia e Chirurgia vascolare, un fatto che rende impossibile intervenire proprio su pazienti in gravi condizioni di salute.

Ecco quale sarebbe il compito fondamentale della nuova commissione tecnica, costituita dal Comitato, secondo il direttore Guizzardi: quello di proporre l’eventuale spostamento delle specialistiche dall’Ospedale Papardo al Piemonte, la riorganizzazione di un PTA e un PTI, oltre al potenziamento dell’ormai noto Polo materno – infantile. Una sorta di Pronto Soccorso ampliato da ambulatori attrezzati H24.
Il Comitato spontaneo “Salvare l’Ospedale Piemonte” è pienamente appoggiato dal sindacato autonomo Fials Sicilia che è stato rappresentato, oggi, dal segretario regionale Sandro Idonea.

“La protezione civile, vista la configurazione di Messina - ha ribadito il sindacalista – ha dichiarato che l’Ospedale Piemonte è il punto di riferimento sanitario nel Piano Strategico in caso di calamità naturali. E’ necessario non solo mantenerlo in vita ma anche attrezzarlo adeguatamente con un PTA ad ampio respiro. E non dimentichiamoci che il ricavato del patrimonio immobiliare in dotazione dell’Ospedale Piemonte deve essere speso per la stessa struttura non per altre esigenze”.

Questa dichiarazione, in riferimento alla messa all’asta di 19 immobili in dotazione del nosocomio del centro urbano da parte del manager dell’azienda Caruso, ha spinto la discussione verso un altro importante risultato del Comitato.
“I proventi ottenuti delle varie aste - ha assicurato Guizzardi - verranno spesi, per la maggior parte, per l’Ospedale Piemonte”.
“Se così non fosse – ha spiegato il giudice Minasi - si potrebbe intraprendere qualunque azione popolare per esempio da parte dello stesso Comitato per annullare il provvedimento. I beni del nosocomio in quanto donazioni modali appartengono solo a chi li ha ricevuti e, di conseguenza, anche i propri ricavati. E’evidente che i milioni di euro che sono stati ottenuti dalla vendita di questi immobili dovranno essere utilizzati esclusivamente per la ristrutturazione dei locali pericolanti del Piemonte, altrimenti sarebbe una operazione finanziaria illegittima”.

Storia controversa anche per il Centro del Sangue che è nato al Piemonte ed ora si trova al Papardo, tra l’altro portato in questa sede dall’ex assessore regionale alla Sanità, Roberto Lagalla. A precisarlo è il sindacalista della Fials di Messina nonché uno dei promotori del Comitato, Giovanni Micali.
“Nessun cittadino messinese è propenso a donare il sangue – ha aggiunto Micali - perché considera l’Ospedale Papardo difficilmente raggiungibile per questioni di viabilità, oltre che troppo distante dal centro. Addirittura, il sangue viene comprato e trasportato da altre province d’Italia, persino dall’Estero con costi notevolmente maggiorati”.

“I cambiamenti nell’area ospedaliera - ha risposto Guizzardi – sono previsti nel Piano di rientro come la diversa collazione del Centro Raccolta Sangue. Sul piano economico quindi con finanziamenti aggiuntivi non si può intervenire. Ma aspetto le proposte della vostra commissione tecnica”.
Un commiato che offre speranze concrete per una rivalutazione dell’Ospedale Piemonte da parte dell’Assessorato alla Sanità, con il cui titolare il Comitato si incontrerà il prossimo settembre.

martedì 2 agosto 2011

Orari visite fiscali per accertamento malattia

La visita fiscale è un accertamento, predisposto dal datore di lavoro o dall'INPS, per verificare l'effettivo stato di malattia del dipendente assente.
Anche il datore di lavoro del dipendente privato può richiedere una visita fiscale attraverso l'ASL o ASP (Azienda Sanitaria Locale o Provinciale)

Con la manovra finanziaria (decreto-legge del 6 luglio 2011, convertito nella Legge 111 giorno 16 luglio) all’articolo 16 elimina l'obbligatorietà dell'accertamento della malattia per i dipendenti pubblici, che così diventa a discrezione del dirigente. Per il privato non c'è mai stata l'obbligatorietà dell'accertamento.

Con il Collegato Lavoro alla Finanziaria per il 2010 (legge 1167 del Marzo 2010), il certificato di malattia cartaceo è stato sostituito, anche nel settore privato, dal certificato elettronico. Il medico compila il certificato di malattia online, in una sezione nel sito dell'INPS, che invia in automatico il certificato malattia alla casella di posta elettronica certificata (PEC) del datore di lavoro, presso il sito Italia.gov (ogni persona giuridica è obbligata ad averne una).

Non appena è rilasciato il certificato di malattia (entro al massimo un giorno), l'informazione è visibile a tutti i soggetti che possono richiedere o effettuare la visita fiscale (INPS, INAIL, ASL o ASP, datore di lavoro).

Il lavoratore è tenuto alla reperibilità nelle fasce orarie stabilite dalla legge nel luogo indicato al datore e per tutto il periodo di malattia assegnato dal medico curante nel certificato.

I contratti nazionali obbligano il lavoratore in malattia ad avvisare tempestivamente il datore e a fornire un indirizzo dove è reperibile, che può differire da quello di residenza. Il medico dell'ASL deve recarsi al domicilio indicato dal lavoratore, negli orari di reperibilità imposti dalla legge.

Orario visite fiscali:


Per i dipendenti privati gli orari delle visite fiscali sono 7 giorni su 7 con la reperibilità nelle fasce orarie:

  • dalle 10:00 alle 12:00
  • dalle 17:00 alle 19:00

A decorrere dal 04.02.2010 i dipendenti della Pubblica Amministrazione devono essere reperibili per la visita medico-fiscale nelle seguenti ore (anche nei giorni non lavorativi e festivi):

  • dalle 9:00 alle 13:00
  • dalle 15:00 alle 18:00
Si ha l’esclusione dall’obbligo di reperibilità nei casi in cui l’assenza per malattia sia dovuta a:
  1. patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
  2. infortuni sul lavoro;
  3. patologie per riconosciuta causa di servizio;
  4. stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.

Si considerano inoltre esonerati dall’obbligo di reperibilità i dipendenti pubblici nei confronti dei quali sia già stata effettuata la visita fiscale, per il periodo indicato nella prognosi.

Cambiano le regole per congedi, aspettative e permessi

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 del 27 luglio 2011, il D.Lgs. 18 luglio 2011 n. 119 recante “Attuazione dell’articolo 23 della legge 4 novembre 2010, n. 183, recante delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi”, che mette ordine alle norme vigenti in >materia in merito alla tipologia dei permessi, alla ridefinizione di presupposti oggettivi e soggettivi, di criteri e modalità per la fruizione di congedi, permessi e aspettative, comunque denominati, nonché alla razionalizzazione e semplificazione dei documenti da presentare ai fini della loro fruizione.

Le novità sono:

1) Riconoscimento del diritto al rientro al lavoro anticipato - previo preavviso di 10 giorni - per le lavoratrici che lo richiedono a seguito di interruzione spontanea o terapeutica della gravidanza successiva al 180° giorno dall’inizio della gestazione, nonché in caso di decesso del bambino alla nascita o durante il congedo di maternità, a condizione che il medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla loro salute (art. 2 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’art. 16 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tut ela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151).


2) La normativa speciale sui riposi, in caso di adozione e affidamento, sarà valida per tutto il primo anno di ingresso del minore in famiglia e non più nel primo anno di via del bambino (art. 8 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’art. 45 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151).


3) Il congedo parentale per i genitori di bambini disabili potrà essere prolungato se condo un ordine preciso: per ogni minore con handicap, uno dei due genitori ha il diritto al prolungamento del congedo parentale entro l’ottavo anno di vita del bambino e i genitori di bambini disabili possono fruire alternativamente del conged o (6 mesi per la madre, 7 mesi il padre, 11 mesi se insieme), in modo continuativo o frazionato per un periodo massimo di tre anni complessivi, a condizione che il bambino non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati, salvo che, in tal caso, sia richiesta dai sanitari la presenza del genitore (art. 3 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’art. 33 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151).


4) Nuove regole per il congedo per l’assistenza a un portatore di handicap grave che sanc isce il diritto, di entrambi i genitori anche adottivi, di fruire dei permessi alternativamente, anche in maniera continuativa nell’ambito del mese fino a un massimo di 2 anni (per ogni genitore) nell’arco dell’intera vita lavorativa. Il permesso vale anche se l’assistito non è un figlio ma un parente (di primo o secondo grado) ma solo nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 65 anni d’età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti (art. 4 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’art. 42 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151).

5) Infine, una norma di coordinamento con la riforma Gelmini sui congedi straordinari per i dipendenti pubblici ammessi ai concorsi di dottorato di ricerca: l’aspettativa è estesa a tutto il personale «contrattualizzato»: nuove regole sui congedi retribuiti per cura dei lavoratori con invalidità (previsti fino a 30 giorni all’anno) e sui congedi straordinari per studio dei dipendenti pubblici ammessi a concorsi per dottorato. Posso essere fruiti una volta solo e il dipendente che interrompe il rapporto di lavoro, nei due anni successivi al periodo di aspettativa, dovrà restituire gli emolumenti percepiti durante il congedo (art. 5 D.Lgs. 119/2011 che ha modificato l’articolo 2 della legge 13 agosto 1984, n. 476).

Il decreto legislativo n. 119/2011 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta dei Ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, così come richiesto al Governo dal “collegato lavoro” (Legge n. 183 del 4 novembre 2010).
handicap

Nel corso dell’anno 2010, stando ai dati raccolti dal Dipartimento Funzione pubblica, 244.997 dipendenti delle amministrazioni centrali e periferiche (pari al 7,4% del totale) ha beneficiato di un permesso o un congedo per l'assistenza di un figlio o un parente con handicap, come previsto dalla legge 104 del 1992. Il monitoraggio effettuato da palazzo Vidoni è stato realizzato in attuazione di un obbligo previsto dal «collegato lavoro», vale a dire la legge 183/2010. Risulta che per le 19mila amministrazioni censite (il 75,4% del totale), il ricorso ai permessi o ai congedi parentali s'è tradotto in oltre 4,8 milioni di giornate di lavoro in meno, per un costo stimato di poco inferiore ai 730 milioni di euro.

Le modifiche introdotte ridefiniscono i criteri e le modalità per la fruizione di congedi, permessi e aspettative, comunque denominati, e consentono di eliminare alcuni dubbi interpretativi sulle disposizioni vigenti fino ad oggi.

Si tratta di un provvedimento che da un lato favorisce i lavoratori che ne fanno richiesta, dall'altro stabilisce importanti misure restrittive al fine di evitare abusi o illeciti.

Policlinico Messina sospende servizi di guardia per carenza infermieri

Soppressione del servizio di Guardia presso le Unità Operative di Nefrologia e Dialisi, Ortopedia e Traumatologia e Psichiatria del Policlinico di Messina.
Di colpo, in piena stagione estiva, si accorgono che c'è carenza di Infermieri.

I sindacati si dicono fortemente preoccupati della continua sospensione del servizio di guardia (in precedenza era stata cancellata la guardia in Otorino e Oculistica), in quanto non si garantirebbe, soprattutto in strutture di emergenza, “una efficace continuità assistenziale all’utenza”. Particolarmente grave appare, poi, la carenza di personale infermieristico in alcune unità operative (in particolare Chirurgia Vascolare e Toracica, Nefrologia e Dialisi, Pneumologia, Pediatria Medica d’Urgenza), carenza a cui si cerca di far fronte da parte dell’amministrazione con “possibile” ricorso alla reperibilità, come in Nefrologia e Dialisi.
«L’amministrazione – scrivono i sindacati - si è rifiutata più volte, nonostante le richieste, di determinare la dotazione organica degli infermieri delle singole unità operative complesse e semplici. Appare superfluo sottolineare come con queste carenze non si può certamente garantire una adeguata assistenza ai pazienti, mentre il personale infermieristico ed ausiliario è sottoposto a carichi di lavoro eccessivi. E con la ripresa autunnale la situazione rischia solo di peggiorare, se non saranno presi i dovuti provvedimenti.

lunedì 1 agosto 2011

Chiarimenti sull'esenzione ticket sanitario in Sicilia

La Regione Siciliana, con la legge 31 maggio 2004, n. 9, all’art. 29, e nel 2007 ha modificato la disciplina delle esenzioni ticket. La novità più rilevante è che per essere esenti dal pagamento del ticket, non sarà più sufficiente autocertificare, ma bisognerà munirsi del certificato ISEE ottenibile gratuitamente presso i CAF o CAAF.
Le grandi aree di applicazione del ticket sono:
  1. prestazioni specialitiche e diagnostiche
  2. farmaci
  3. pronto soccorso
Per Indicatore della Situazione Economica Equivalente – ISEE – si intende il calcolo con il quale la situazione economica (somma dei redditi assoggettabili all’IRPEF, del 20% del patrimonio mobiliare ed immobiliare complessivi del nucleo familiare), viene distribuita tra il numero dei componenti del nucleo familiare in base ad una scala di equivalenza stabilita per legge.
ricetta SSNIl cittadino che vuole certificare il proprio ISEE deve compilare la dichiarazione sostitutiva unica (in quanto viene compilata una volta l’anno, con validità 12 mesi dalla data di rilascio e vale per tutti i componenti il nucleo familiare); la dichiarazione deve essere compilata presso i Comunii Centri di Assistenza Fiscale (CAF),  per agevolare il cittadino si possono effettuare delle simulazione Isee  dal sito inps
Nel 2011 la Sicilia ha innalzato la soglia Isee per esenzione dal ticket (E03) portandola da 9.000 ad 11.000.
Il diritto alla esenzione per patologia viene attestato sulla ricetta dal medico prescrittore mediante biffatura della casella "A" e indicazione nel riquadro delle esenzioni delle prime tre cifre del codice identificativo della patologia o dell’intero numero in caso di malattie rare.
ESENZIONI TOTALI PER MOTIVI DIVERSI DAL REDDITO

A differenza di quanto previsto dalla precedente normativa, le categorie di soggetti totalmente esenti dal ticket sui farmaci, per motivi diversi dal reddito, sono state ridotte alle seguenti:
    1. Invalidi di guerra titolari di pensioni vitalizie;
    2. Invalidi Civili al 100%;
    3. Grandi Invalidi per Servizio;
    4. Grandi Invalidi per Lavoro;
    5. Danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.  
Tali soggetti sono tenuti esclusivamente a corrispondere l’eventuale differenza tra prezzo del farmaco prescritto e prezzo minimo di riferimento regionale.
Fanno eccezione gli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia (tutte le categorie) che sono gli unici a non dover corrispondere nemmeno tale differenza.
Il diritto alla esenzione totale per i suddetti cittadini viene attestato sulla ricetta dal medico prescrittore mediante biffatura della casella "R"; per gli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia, oltre a barrare la casella "R", il medico deve apporre la dicitura PENSIONE VITALIZIA nel riquadro delle esenzioni.
Per i medicinali con brevetto scaduto (comprese le specialità) il cui prezzo è uguale o inferiore a quello di riferimento regionale non è dovuto alcun ticket.
- Esenzione per donne in gravidanza e in fase preconcezionale: alcune prestazioni diagnostiche e strumentali per la tutela della maternità sono esenti dalla partecipazione alla spesa. Le prestazioni esenti ticket per gravidanza sono elencate nel sito del Ministero della Salute.

Ticket farmaci in Sicilia 

Il 15/3/2007 è stato approvato il piano di compartecipazione alla spesa farmaceutica avanzato dall’Assessore regionale alla Sanità, Roberto Lagalla.
Vedi sul link la sintesi dei ticket applicati per i farmaci prescrivibili nelle ricette del SSN
Qui puoi scaricare (download) in pdf  l'elenco dei codici esenzioni ticket Sicilia
Spero che dopo questo articolo possa seguire il successivo sulle modalità per ottenere l'esenzione ticket per patologia e altro.
Attenzione: possono esserci delle imprecisioni o aggiornamenti delle normative. Essendo questo documento, come altri, frutto dell'impegno gratuito di alcuni, spero che chi individui novità o inesattezze, non solo lo segnali all'amministratore o nei commenti, ma contribuisca attivamente ad aggiornare e rettificare questo articolo. Grazie.

Caso larve al Policlinico di Messina: chi sono i veri responsabili?

Non si sono ancora spente le polemiche sul caso delle larve di moscerino nel naso di un paziente ricoverato al Policlinico, soprattutto per i provvedimenti disciplinari, che nello specifico hanno interessato: in maniera blanda il direttore del reparto di Rianimazione Angelo Sinardi, mandato in congedo forzato (ferie) per un mese; il direttore medico di presidio Rosalba Ristagno, che è stata sospesa, ma attraverso i suoi legali ha già chiesto la revoca del provvedimento; ed infine tutti gli infermieri in servizio presso il Reparto di Rianimazione, nei confronti dei quali è stato avviato il procedimento disciplinare.
I fatti successi al Policlinico (larve ne naso di un paziente) non possono essere sottaciuti, in quanto da qualsiasi punto di vista la si voglia vedere, danno della professione infermieristica un'immagine poco gratificante.
Siccome, per la portata dei fatti, le responsabili non possono essere addebitati al malcapitato di turno, come si legge dai giornali si stanno cercando le responsabilità in tutti i quindici infermieri afferenti a quella Unità Operativa. A mio avviso essendo impossibile che possa essere responsabile di un fatto anche chi era a casa o addirittura in ferie, ci si rende conto che la responsabilità non può essere individuale ma va cercata nell'organizzazione.
 Voglio rassicurare chi legge che non è mia intenzione scaricare le responsabilità di tutta la categoria professionale, quindi inizio col dire che l'infermiere essendo il responsabile dell'assistenza infermieristica alla persona, è lui che doveva evitare che quei fatti succedessero.
Come categoria professionale la tesi da sostenere è che il Direttore dell'Unità Operativa essendo il Responsabile della Struttura è a lui che vanno addossate tutte le responsabilità organizzative, perché è nella disorganizzazione che possono verificarsi tali fatti. Ma non è che asserendo questo abbiamo risolto il problema, perché tutti comprendiamo che non può andare cosi, infatti, non è che trovando il capro espiatorio che si risolve la questione, questo serve solo a placare l'opinione pubblica ma domani la stessa cosa potrebbe avverarsi in un altro reparto.
Allora forse è meglio analizzare i fatti e sviscerarli per imparare dall'errore ed evitare il loro perseverarsi, questo ce lo impone le continue denunce di malasanità avvenute al Policlinico negli ultimi anni.
Ed allora vediamo l'organizzazione dell'assistenza infermieristica su cosa è fondata:
1) La Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione del Policlinico Universitario di Messina è composta di 13 posti letto. Mi chiedo come possono assumere la Responsabilità dell'assistenza solo quindici infermieri, quando in Sicilia è vigente il decreto Cittadini che, per 13 Posti Letto prevede 26 infermieri ai quali vanno aggiunti tredici OSS.
Sicuramente una responsabilità hanno gli infermieri, quella di non aver denunciato agli organi competenti il fatto che non erano in grado di garantire adeguata assistenza.
Però alcuni degli infermieri lavorano a contratto a tempo determinato e che per loro un'eventuale denuncia poteva significare la mancanza della proroga del contratto.
2) Il coordinatore infermieristico ricopre il ruolo come facente funzione ed una sua eventuale presa di posizione ne avrebbe potuto pregiudicare la probabile nomina.
3) Quale modello organizzativo di assistenza infermieristica viene applicato? mi dicono “per compiti o Functional Nursing”, ideato da Ford, cioè quello della catena di montaggio, modello molto efficiente ma risultato alienante nell'industria automobilistica dove si avvitano parti meccaniche, figuriamoci quale impatto possa avere sul personale infermieristico che tratta la sofferenza.
4) Quali bisogni formativi ha individuato l'ufficio formazione e quali sono stati i piani formativi negli ultimi anni? Le aziende ospedaliere hanno l'obbligo di aggiornare e formare continuamente il personale, una cifra non indifferente della massa finanziaria va devoluta per la formazione.
5) Anche se istituito l'ufficio infermieristico, non ha ancora il Dirigente Infermieristico responsabile, il bando è stato pubblicato da poco e la nomina deve  essere ancora effettuata. Non si può nascondere il fatto che nelle Aziende Ospedaliere Siciliane rispetto al nord, mancando le figure di Dirigenti della assistenza infermieristica, e quindi la professione infermieristica non è governata ma lasciata alle buone intenzioni di pochi volenterosi.

Sicuramente nell'ultimo ventennio, la professione infermieristica è la professione che più di tutti ha avuto un'evoluzione normativa e professionale che indiscutibilmente l'ha portata  verso l'Autonomia Professionale, dove autonomia va intesa come assunzione di responsabilità nei confronti della persona.
Duole ricordare che quando a febbraio del 2010, il Coordinamento Regionale IPASVI, dopo anni di richieste, ha ottenuto l'istituzione della Dirigenza Infermieristica, la stampa ha  dato solo spazio a quelle persone che hanno avversato la Dirigenza Infermieristica nella nostra regione, senza dar pari spazio a chi la Dirigenza sosteneva. Intanto la professione infermieristica in Sicilia subisce ritardi ventennali di organizzazione, ma i bisogni sanitari e la tecnologia crescono e si evolvono e noi rimaniamo incapaci nel dare risposte adeguate.
Questa categoria professionale non può mettere la testa nella sabbia ma è la prima ha prendersi le responsabilità, ma nello stesso tempo rivolgendosi a tutti; politici; manager e organi di stampa, rivendica pari dignità e precisa che ha le carte in regola per sedersi ai tavoli decisionali. Nella lunga lista componenti la commissione d’inchiesta istituita dal Policlinico non figura nessun Dottore in Infermieristica, sicuramente le persone scelte saranno eminentissime personalità di scienza ma chiedo con quali competenze sull’assistenza infermieristica?
(fonte saluteme.it)